Campania

Con Anas la sicurezza stradale al festival di Giffoni

Due incontri per sensibilizzare giovani a una mobilità corretta

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 20 LUG - Anas, società del polo Infrastrutture del gruppo Fs Italiane, è partner della 53/a edizione del Giffoni Film Festival e darà un contributo concreto: una serie di interventi nel corso della kermesse incentrati sul tema della sicurezza alla guida. Iniziative tutte destinate a promuovere, diffondere e radicare nei più giovani una corretta educazione stradale. Due gli incontri in calendario. Nel primo sarà presentato a una platea di circa 200 genitori, l'impegno dell'azienda sulla sicurezza stradale con la "Campagna Guida e Basta" e il nuovo spot televisivo e radiofonico. Sarà poi svolto un focus sulle nuove norme del codice della strada. Nel secondo incontro Anas parlerà ai più giovani con l'esibizione live dell'autore della colonna sonora dello spot. Il cantautore pugliese Christian Cotugno, in arte Hermes, con il brano After, si è aggiudicato la quinta edizione del contest musicale Sicurezza stradale in musica promosso da Anas e Radio Italia. Al Giffoni si esibirà insieme alle altre due finaliste del concorso canoro: Luv! e Bruna. Nel corso della rassegna la proiezione di ogni film sarà anticipata dalla messa in onda del nuovo spot di Anas della Campagna Guida e Basta, realizzato in collaborazione con il Mit e la Polizia di Stato, contro l'uso del cellulare e le distrazioni alla guida. L'impianto della narrazione dello spot è incentrato su due gruppi di giovani, che stanno andando in discoteca su due diverse vetture. Con un montaggio alternato e l'uso di inquadrature verticali, che richiamano il linguaggio dei social network, si notano i comportamenti contrapposti: la condotta scorretta degli uni - uso del cellulare e di alcolici, realizzazione di video e foto, cintura di sicurezza non indossata - contro quella corretta degli altri. Soltanto questi ultimi arriveranno a destinazione. Un messaggio chiaro: la distrazione, l'uso smodato del telefono e dei social, durante la guida, sono comportamenti pericolosi, spesso fatali. Per sé e per gli altri. (ANSA).
   

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