Campania

Restauro porta alla luce cappella cinquecentesca affrescata

Nell'antico antico complesso dei SS. Severino e Sossio a Napoli

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 21 LUG - Una piccola cappella con affreschi d'epoca cinquecentesca è stata rinvenuta a Napoli nell'antico complesso benedettino dei SS. Severino e Sossio, sede dell'Archivio di Stato, nel corso del più ampio intervento di restauro sul convento che rientra nel Grande Progetto Unesco. Al suo interno un affresco con una deposizione al centro e due santi vescovi ai lati.
    "E' stata una vera scoperta, non si aveva notizia di questo ambiente", ha detto il soprintendente Luigi La Rocca. "Ora le ricerche si focalizzeranno sugli aspetti iconografici per datare precisamente la sala affrescata".
    Suggestiva è l'ipotesi che l'ambiente possa aver contenuto i resti mortali dei due santi ai quali la chiesa è intitolata. Il ritrovamento consentirà ora di studiare approfonditamente l'affresco, i riferimenti iconografici, i simboli e costituirà un'opportunità per chiarire aspetti logistici del monastero, ma anche di allargare la conoscenza sugli orientamenti della cultura figurativa a Napoli tra la fine del '400 e gli inizi del '500 "con una testimonianza non esplorata, inedita e preservata dal muro che l'aveva negata".
    "E' una scoperta straordinaria nell'ambito di questo restauro del Grande Progetto Unesco sostenuto dal Comune. Una scoperta che ci mostra uno spaccato della Napoli aragonese ed è anche una nuova gemma per i tanti turisti che frequentano la nostra città", ha detto il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi.

"Al centro di questa gemma artistica - ha detto Candida Carrino, direttrice dell'Archivio di Stato - si trova un affresco raffigurante il Cristo morto tra le braccia di Maria, ai lati, i santi benedettini Severino e Sossio, con pastorale e mitria, a testimonianza della ricchezza dell'iconografia religiosa che essa contiene. Ora andrà affrontata l'appassionante fase della datazione e dell'individuazione dell'autore. Questa scoperta ci ricorda ancora una volta che il lavoro meticoloso e la perseveranza premiano sempre! E che il nostro Archivio, scrigno di splendide vestigia documentali e di opere d'arte, rappresenta un unicum per un pubblico sempre più ampio, anche sotto il profilo museale."

(ANSA).
   

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