(ANSA) - NAPOLI, 22 LUG - "Io ho i nomi, aspetta che esco, me
li faccio 30 anni di carcere, ti faccio vedere come li pelo".
Dal carcere napoletano dove è stato portato per essere stato
trovato in possesso, tra l'altro, di un vero e proprio arsenale,
ha minacciato di morte i finanzieri durante i colloqui con i
parenti.
Destinatario del provvedimento è Antonio Cozzolino, 59enne di
Portici, detenuto a Poggioreale, ritenuto dalla Procura e dal
Tribunale di Roma "un soggetto socialmente pericoloso", già
condannato in via definitiva per associazione per delinquere
finalizzata alla consumazione di più reati di truffa e falso. Lo
scorso 14 marzo gli è stato notificato un divieto di
avvicinamento per violenze e minacce ai danni del direttore
commerciale di un consorzio romano che ha ritenuto responsabile
di un investimento immobiliare da oltre 1,5 milioni di euro nel
Messinese andato male.
In quell'occasione è stato scoperto custodire due pistole
semiautomatiche, tre revolver comprensive di cartucce e circa
200 munizioni di vario calibro. Non solo. Vennero trovati anche
660mila euro in contanti, assegni post-datati per 130mila euro,
3 reperti archeologici, 15 orologi di lusso (molti Rolex, tra
originali e falsi) e 2 telefoni cellulari. Un patrimonio
ritenuto di provenienza illecita. A confermare questa ipotesi ci
sono delle intercettazioni ambientali durante le quali
l'indagato non solo fa riferimento alla sua disponibilità
finanziaria e nomi di complici e a prestanome ma proferisce
anche minacce nei confronti dei finanzieri che gli avevano
notificato i provvedimenti dei giudici capitolini. (ANSA).
Dopo ingente sequestro minaccia di morte finanzieri dal carcere
Tolti beni per 1,6 milioni a "soggetto socialmente pericoloso"