Campania

Tommaso Ragno a Giffoni, recitare è come cambiare identità

L'attore si racconta, 'la voce ha un profondo potere erotico'

Redazione Ansa

(ANSA) - GIFFONI VALLE PIANA (SALERNO), 22 LUG - Riceve il Giffoni Award e si emoziona, Tommaso Ragno, dopo il workshop con i giovani del festival. "Sono molto onorato di aver potuto passare del tempo con voi". Il poliedrico attore pugliese - volto di teatro, cinema e televisione nonché voce narrante a Radio Tre nel programma radiofonico Ad alta voce - risponde alle domande dei ragazzi mettendo a disposizione la sua esperienza di lavoro e di vita.
    "Sono cresciuto in un'epoca in cui non c'era internet. Dovevamo metterci la faccia, anche solo per conquistare una ragazza. Ho iniziato in una città di provincia al penultimo anno di liceo classico. Invitato da un amico in una compagnia amatoriale, quel mondo mi era sembrato meraviglioso". A colpirlo, l'intravedere "tra le persone sul palco la possibilità di stare nel mondo con un equilibrio molto particolare": la possibilità, cioè, di essere altro da sé attraverso il personaggio interpretato. "In una maniera molto simile a un giovane mago - continua - mi sentivo di aver in mano una sorta di super potere, cioè che una parte di me potesse ogni giorno cambiare identità. Non avevo un avatar, ci mettevo faccia e corpo". Poi, gradualmente, "fare l'attore è diventato il mio lavoro" perché, spiega, "quella dimensione mi faceva stare a mio agio. Se nella vita ero e sono rimasto goffo, sul palco potevo essere delle cose bellissime o bruttissime, che sentivo come un aumento esponenziale del mio stare al mondo". Insomma, "conduco una vita parallela, come i supereroi dei fumetti: di giorno sono io e di notte posso essere qualcun altro". E poi, aggiunge Ragno, "sono stato fortunato perché ho incontrato persone che mi hanno incoraggiato".
    Tommaso Ragno racconta della capacità, acquisita con il tempo e l'esperienza, di passare da un personaggio all'altro in poco tempo, della paura ancora presente nel momento dei provini, della complessità della lettura quando deve essere fatta per altri, del potere e della forza della voce: "La voce ha qualcosa di misterioso, sempre. Ha un profondo potere erotico, nel senso migliore, mitologico, e penso al dio Eros". (ANSA).
   

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