Il divertimento e la spensieratezza di una festa di matrimonio. Poi, il terrore e l'incredulità. Tutto ripreso in due video amatoriali girati dai passeggeri del "Tortuga", il veliero utilizzato per eventi esclusivi che giovedì pomeriggio è rimasto coinvolto nel drammatico incidente avvenuto nello specchio d'acqua davanti al Fiordo di Furore, in Costiera Amalfitana. A perdere la vita Adrienne Vaughan, 45enne statunitense e presidente del Bloomsbury Usa, sussidiaria americana della Bloomsbury Publishing, ka casa editrice britannica che ha editato i romanzi di Harry Potter.
La donna era su un gozzo che ha impattato violentemente contro il veliero: con lei, il marito Mike, rimasto lievemente ferito, la figlia di 12 anni e il figlio di 8 anni, illesi.
"I bambini sono in albergo perché è arrivato in Italia il nonno. Era stata offerta anche ospitalità in una casa famiglia ma sono state concordate con il padre le modalità di custodia dei due bambini", ha detto stamani detto il procuratore Giuseppe Borrelli parlando dei due figli minorenni di Vaughan. "In un primo momento sono intervenuti i servizi sociali del comune di Amalfi, poi c'è stata una opportuna interlocuzione costante con il padre dei bambini per stabilire eventuali provvedimenti urgenti da adottare ma poi è stata concordata una certa strada che mi sembra sia stata produttiva". Non è ancora chiaro, inoltre, se la Procura deciderà di ascoltare anche i due minorenni.
Il conducente della barca, un 30enne campano, è risultato positivo ai test tossicologici: si sarebbe messo alla guida dell'imbarcazione - presa a noleggio dalla famiglia statunitense presso una società di Massa Lubrense - sotto effetto di cocaina.
"Lo skipper del motoscafo è stato sottoposto a test alcolemico e tossicologico. Non entro nei risultati ma voglio dire che gli esiti sono al vaglio di un consulente della Procura perché bisognerà verificare l'incidenza dei risultati sul soggetto indagato e, quindi, la loro efficacia causale sul sinistro", ha evidenziato Borrelli. Serviranno, quindi, ulteriori accertamenti per capire, eventualmente, a quanto tempo prima possa risalire l'eventuale consumo di sostanze stupefacenti.
La procura di Salerno lavora su due ipotesi di reato - omicidio colposo e naufragio colposo - nelle indagini sull'incidente in mare, ha aggiunto il procuratore Borrelli sottolineando che finora nelle indagini sono state ascoltate oltre 70 persone, tra cui il marito della vittima ricoverato in ospedale che verrà nuovamente sentito appena le sue condizioni di salute miglioreranno.
Dalle immagini registrate dai passeggeri del "Tortuga" - finite in rete e diventate virali - è possibile ripercorrere gli istanti immediatamente successivi alla tragedia: la musica a bordo del veliero viene abbassata improvvisamente, i balli e le risate s'interrompono e lo sconforto prende il sopravvento. "Oh my God", grida più di un passeggero, affacciandosi sul lato sinistro della barca e scorgendo il gozzo distrutto nell'impatto. Un disastro che ha funestato il matrimonio di una coppia straniera che aveva scelto di festeggiare a bordo del "Tortuga" e che, soprattutto, ha trasformato in tragedia le vacanze in Italia della famiglia statunitense. Dopo aver visitato Roma, i quattro americani avevano deciso di soggiornare in Costa d'Amalfi.
E giovedì pomeriggio avevano deciso di fare un'escursione in mare. La dinamica dell'incidente non è stata ancora resa nota, ma sembra che il gozzo procedesse a forte velocità quando c'è stato lo schianto. La Procura di Salerno ha aperto un'inchiesta e sta ricostruendo la vicenda, delegando le indagini ai militari della Capitaneria di Porto, che hanno già sentito diversi testimoni e acquisito i video. Quello che si può dire fin d'ora è che l'impatto tra il gozzo su cui viaggiavano con il Tortuga, un veliero di 45 metri sul quale vi erano circa 80 passeggeri stranieri, è stato violentissimo. Tony Gallo, comandante del Tortuga, racconta a Fanpage.it: "A circa 500 metri al largo della costa, una imbarcazione proveniente nel senso opposto inverte repentinamente la rotta ad una velocità tra i 20 e i 25 nodi, tagliandoci letteralmente la strada e quindi andando a impattare sotto la nostra prua.
Al momento dell'impatto la mia imbarcazione aveva i motori fermi. L'altra, come si vede anche dai video consegnati alla magistratura, aveva ancora l'elica ingranata, anche dopo l'impatto". Vaughan, che da circa due anni era diventata presidente della Bloomsbury Publishing, una manager molto nota nel mondo dell'editoria, è finita in acqua nei pressi delle eliche, riportando lesioni profonde e gravi. E' stata prima soccorsa da due medici che si trovavano a bordo del veliero e poi portata ad Amalfi con un motoscafo di passaggio, ma non ce l'ha fatta. Il marito Mike ha avuto una contusione alla spalla e qualche ferita per la quale è stato medicato, insieme ai due figli (rimasti illesi) presso l'ospedale di Ravello. Il conducente del gozzo, invece, ha riportato un'infrazione al bacino e la frattura di alcune costole. Lo skipper si trova presso il pronto soccorso dell'ospedale di Salerno dove, come da prassi, è stato sottoposto ai test tossicologici. Che hanno dato esito positivo. Ora si attendono le decisioni dell'autorità giudiziaria.