(ANSA) - NAPOLI, 27 AGO - Quando accadono "queste storie
nessuno può lavarsi le mani e dire: io non c'entro". Dinanzi a
poche decine di fedeli don Maurizio Patriciello, parroco della
chiesa del Parco Verde di Caivano, ha usato parole dure.
Una dura condanna del silenzio: "Quando vediamo nel tempo
vediamo qualcosa che non va ci voltiamo dall'altra parte
pensando che è meglio che ci facciamo i fatti nostri".
Don Patriciello ha poi parlato delle emergenze del quartiere
ma anche della voglia di riscatto di tanti, cominciando da
quelli che hanno il coraggio di denunciare.
Durante la messa ha chiamato accanto a sè un ragazzino che
insieme ad altri quattro, con il sacerdote, fu ricevuto dal
Presidente della Repubblica. E quel ragazzo dinanzi a Mattarella
raccontò che ogni mattina per raggiungere la scuola, scendendo
da casa, doveva superare cinque piazze di spaccio. (ANSA).
Stupri a Caivano: don Patriciello, nessuno può lavarsi le mani
Sull'altare ragazzo che raccontò di piazze spaccio a Mattarella