(ANSA) - NAPOLI, 28 AGO - "Aiutateci ad andare via dal Parco
Verde, a cambiare città per dare un futuro ai nostri figli, per
strapparli dalle grinfie della pedofilia, della prostituzione e
della criminalità": a lanciare un appello allo Stato, oggi, in
occasione del Consiglio dei ministri, sono i genitori di una
delle due cuginette vittime di abusi a Caivano.
Un grido di allarme lanciato attraverso il loro legale,
l'avvocato Angelo Pisani: "Le istituzioni preposte potrebbero
adottare la stessa norma che tutela i pentiti di mafia, ai quali
viene data l'opportunità di farsi una nuova vita con un nuovo
nome, un nuovo lavoro e una nuova casa".
Il tribunale civile dei Minorenni di Napoli ha disposto
l'allontanamento delle bambine dai luoghi dove sarebbero
avvenute le violenze: adesso si trovano in una casa famiglia
dove possono vedere i familiari in un ambiente protetto e sotto
il controllo di uno psicologo.
"A distanza di dieci anni dal caso di Fortuna Loffredo -
sottolinea Pisani - nulla è cambiato nel Parco Verde. Anche i
miei assistiti vogliono seguire la stessa strada di Mimma (la
mamma di Fortuna) che ora vive altrove, lontano da questo
inferno. Lo Stato che aiuta i pentiti di camorra a maggior
ragione dovrebbe farlo per aiutare i bambini che in queste
periferie degradate rischiano addirittura la vita, com'è
accaduto proprio a Fortuna". Il riferimento è alla bambina che
nove anni fa fu uccisa dall'uomo che la sottoponeva ad abusi
sessuali, ai quali la piccola vittima si era ribellata.
Per l'avvocato Pisani, "la vera salvezza giunge quando si
allontanano i bambini dal pericolo insieme con l'intero nucleo
familiare, per non togliere alle piccole vittime degli abusi
anche l'affetto della famiglia". Sul fronte investigativo il
riserbo delle due Procure coinvolte, quella dei Minorenni di
Napoli e quella di Napoli Nord, è massimo. Nelle denunce
presentate due mesi fa è stato puntato il dito contro un branco
che sarebbe composto da un maggiorenne e da 4-5 minorenni.
Adesso sono in corso accertamenti per stabilire la verità e un
contributo importante alle indagini potrebbe giungere
dall'analisi dei cellulari sequestrati alle persone coinvolte.
(ANSA).
La famiglia di una delle vittime, 'aiutateci ad andare via'
Allo Stato: "Come per pentiti, nuova vita per bimba e famiglia"