Campania

Musicista ucciso: assessore, perché a 15 anni si diventa belva?

Ex questore De Iesu, 'serve una riflessione profonda'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 01 SET - "Per la devianza giovanile occorre una riflessione profonda". Lo sostiene Antonio De Iesu, assessore alla Sicurezza al Comune di Napoli, ex questore ed ex vicecapo della Polizia, che stasera ha preso parte all'iniziativa in ricordo di Giovanbattista Cutolo, il musicista ucciso all'alba del 31 agosto in piazza Municipio, a Napoli, da un 16enne.
    "L'evento dell'altra notte realizza due aspetti - spiega l'ex questore di Napoli -: un ragazzo perbene, pieno di vita e di ambizioni seguito da una famiglia amorevole. L' altro che vive in un ambiente degradato e che a 15 anni diventa una belva.
    Bisogna chiedersi perché a 15 anni si diventa belva al punto che, per una banalità, uccidi con tre colpi di pistola".
    "Le motivazioni sono banali e questo è gravissimo", aggiunge De Iesu, per il quale "C'è bisogno di un restyling della normativa sui minorenni". "Io investirei molto di più in sanzioni legate ai servizi sociali - è la proposta dell'assessore comunale - piuttosto che tenerli sterilmente in un carcere. Il minorenne sbaglia? 500 ore di servizi sociali. Lì il ragazzo può confrontarsi con realtà di sofferenza e dolore e capire se c'è ancora la speranza di tornare sani".
    "Ma, per fare questo - conclude De Iesu - occorre l' impegno di tutti, a prescindere dai colori politici". (ANSA).
   

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