Campania

Meloni telefona alla mamma del musicista, 'che cosa posso fare?'

'Ho chiesto di incontrare la premier, voglio giustizia'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 04 SET - La premier Giorgia Meloni ha telefonato a Daniela Di Maggio, la mamma di Giovanbattista Cutolo, il giovane musicista di 24 anni ucciso all'alba di giovedì scorso in piazza Municipio a Napoli da un 17enne.
    Secondo quanto riferiscono il Corriere della Sera e Il Mattino, la telefonata c'è stata sabato pomeriggio. "Mi ha chiesto che cosa può fare per me", ha riferito la Di Maggio.
    Nelle sue dichiarazioni, immediatamente dopo l'omicidio, la mamma di Giovanbattista aveva sollecitato da subito giustizia per il figlio e una pena esemplare per il killer. In piazza Municipio, proprio sul luogo del delitto, aveva invocato una legge in nome di Giogiò (così chiamava affettuosamente il ragazzo) nella quale sia previsto un abbassamento dell'età imputabile e la certezza della pena anche per chi commette reati prima di diventare maggiorenne.
    "Mi ha chiamato - aggiunge poi in particolare Daniela Di Maggio al Mattino - dal suo numero privato. Ho risposto, ci ho messo un po' a capire che era davvero la Meloni. E' stata - sottolinea - una conversazione tra due madri, sincera ed accorata, mi è sembrato di conoscerla da sempre. Le ho chiesto se potevo chiamarla Giorgia, mi ha risposto 'certo che devi chiamarmi Giorgia'. Poi mi ha fatto una domanda: 'che cosa posso fare per te''. Non ho avuto - - spiega - neanche un attimo di esitazione, voglio incontrati, ho risposto, devi aiutarmi a fare in modo che altre madri non vivano più drammi come questo. La criminalità non può averla vinta, dobbiamo proteggere i nostri ragazzi, la parte sana del Paese, il futuro che vorremmo".
    A telefonare alla mamma di Giovanbattista è stato, riferisce la donna, anche il ministro dell'Interno, Matteo Piantedosi.
    Nella giornata di oggi è in programma l'autopsia sul corpo del musicista. Poi mercoledì alle 15 nella chiesa del Gesù Nuovo a Napoli si svolgeranno i funerali celebrati dall'arcivescovo, Domenico Battaglia. Per quel giorno il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha proclamato il lutto cittadino. (ANSA).
   

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