(ANSA) - NAPOLI, 06 SET - Nel giorno del funerale di
Giovanbattista Cutolo, si ricorda a Napoli il diciassettenne
Genny Cesarano, ucciso otto anni fa nella piazzetta della
Sanità. Dolori di periodi diversi, ma che si legano: "Napoli
purtroppo non sta cambiando.
"Io non sono d'accordo - prosegue - sulle leggi pesanti,
chiedo invece per i giovani di Napoli che ci siano assistenti
sociali, chiedo più interventi a livello di scuole aperte, di
maestri di strada, affinché si possa tutti insieme capovolgere
questa cultura della violenza".
E a proposito degli annunci della politica, di colori
diversi, che negli anni non è riuscita a cambiare certe
dinamiche a Napoli, afferma: "Vedo le solite speculazioni
elettorali, le solite passerelle. Le abbiamo vissute anche noi
otto anni fa e oggi siamo ancora più indignati di allora, perché
le vediamo uguali ancora oggi. Ma alla fine in questi funerali i
politici si mettevano e si mettono vicino alla bara, mentre la
faccia vera l'abbiamo messa noi e la metteremo sempre noi come
familiari di vittime innocenti di questo territorio. Siamo in
una Napoli che non può perdere più suoi figli. Che i politici
alla fine cambino qualcosa? Aspetto e ancora ci credo che
faranno qualcosa". (ANSA).
Il padre di Genny Cesarano, Napoli purtroppo non cambia
Ricordato il diciassettenne ucciso nel 2015