(ANSA) - MILANO, 12 SET - Dopo 25 anni, il premio Malaparte,
l'importante riconoscimento che si assegna ogni anno a uno
scrittore internazionale, fa ritorno in Cile. Era infatti il
1998 quando se lo era aggiudicato Isabel Allende; quest'anno lo
vince invece Benjamin Labatut, autore cileno nato in Olanda ma
da tempo naturalizzato cittadino del Paese sudamericano.
In Italia Labatut è noto soprattutto per 'Quando abbiamo
smesso di capire il mondo', un libro uscito all'inizio del 2021
per Adelphi, nella traduzione di Lisa Topi. Fedele alla sua
vocazione, che lo ha sempre portato a occuparsi di tematiche
scientifiche, nel libro lo scrittore mette in fila diversi brevi
testi che partono dal blu di Prussia e finiscono con la fisica
quantistica, passando attraverso i protagonisti della scienza
del Novecento, come Einstein o Heisenberg, ma anche le tragedie
di quel secolo, come i gas usati nei campi di sterminio nazisti.
Nel corso del suo soggiorno a Capri Labatut non parlerà
soltanto del suo testo più noto, ma approfitterà dell'occasione
per lanciare il suo nuovo titolo, Maniac, che Adelphi manda in
libreria nella traduzione di Norman Gobetti in coincidenza con
l'assegnazione del Premio, negli stessi giorni del suo soggiorno
caprese. L'isola sarà quindi la prima tappa di un ampio tour
europeo che vedrà lo scrittore cileno impegnato nella
presentazione del suo nuovo libro, con conclusione in Germania,
a Berlino, per l'uscita dell'edizione tedesca. (ANSA).
Il premio Malaparte 2023 a Benjamin Labatut
Lo scrittore a Capri a ottobre per ritirare il riconoscimento