Campania

EXAUDI riempie di luci e suoni i Bipiani di Ponticelli

Domani e venerdì l'ultima tappa del progetto #foodistribution,

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 13 SET - Domani alle ore 21, in prima nazionale, (in replica venerdì 15 settembre ore 21) lo spettacolo EXAUDI riempie di luci e suoni i Bipiani di Ponticelli nella periferia est di Napoli (termine con cui si identificano le strutture abitative "temporanee" costruite in seguito al terremoto del 1980) lavoro che ha come protagonisti artisti professionisti e gli abitanti dei Bipiani.
    EXAUDI è l'ultima tappa del progetto #foodistribution, che mette in relazione l'analisi del processo abitativo con il teatro, la fotografia e l'illuminazione. #foodistribution, giunto alla sesta edizione, ideato e prodotto da Manovalanza, associazione napoletana di promozione sociale, fondata da Adriana Follieri e Davide Scognamiglio, definisce l'azione di creazione artistica e di coesione sociale - con la consulenza scientifica di Rosario Sommella - attraverso cui piccole e grandi comunità urbane, perlopiù di aree periferiche, entrano in relazione diretta e continuativa con le Arti della scena - dalla scrittura, allo studio del movimento, all'illuminotecnica, alla fotografia - partecipando attivamente alle varie fasi che precedono il conclusivo allestimento teatrale, con la regia di Adriana Follieri.
    Il progetto, che quest'anno ha ottenuto il riconoscimento del Ministero della Cultura per i Progetti speciali 2023, comprende anche una masterclass di alta formazione, che si propone come una riflessione a carattere multidisciplinare sull'evoluzione dei luoghi e del significato a essi attribuito. Partendo dalla geografia dello spazio urbano, la masterclass culminerà con la realizzazione del disegno luci per la messa in scena site-specific di EXAUDI. (ANSA). Come per la passate edizioni sono i rioni storici nel cuore di Napoli i personaggi principali di #foodistribution, che quest’anno ritorna, per la seconda volta, a dar vita ad un lungo processo creativo partecipato (iniziato nell’estate del 2022) con la comunità degli abitanti dei Bipiani di Ponticelli, attraverso momenti informali di scambio e conversazioni per stabilire le tematiche per il nuovo allestimento site-specific: da qui il titolo EXAUDI, per avvicinarsi simbolicamente alla tensione emotiva che prepara l’esaudirsi dell’antico e agognato desiderio abitativo, programmato dal Comune di Napoli con i fondi del PNRR, che prevede l’abbattimento dei MAP (Moduli Abitativi Provvisori) e la costruzione delle nuove case per gli aventi diritto. Riteniamo importanti eventi di animazione culturale e territoriale come quello di Exaudi ai Bipiani a Ponticelli. La rigenerazione urbana dei Bipiani non può essere intesa esclusivamente come recupero edilizio, ma va accompagnata con azioni sociali e culturali di animazione territoriale. In questo senso, il progetto di Manovalanza interpreta in modo pertinente la relazione tra arte e comunità. dichiara Laura Lieto, vicesindaco del Comune di Napoli. Così Davide Scognamiglio e Adriana Follieri parlano di #foodistribution: Abbiamo composto nelle passate edizioni tra il 2018 e il 2022, opere teatrali come abiti cuciti su misura: il luogo è il corpo, gli abitanti - attori e attrici - la stoffa e il modello; la regia qui è arte di forbici, ago e filo, utile a dare forma e tenere insieme ciò che già c’è, in nuce, attraverso un esercizio di maieutica che non rinuncia alla tensione estetica. È molto importante raccontare per chi non c’è mai stato cosa accade in questo progetto di ricerca artistica e scientifica quando il teatro abita i luoghi, e si fa abitare: avviene una graduale e delicatissima trasformazione, non un travestimento che investe la superficie e non conosce il potere della durata, né una luce accesa sul quotidiano che spia ed espone un’intimità urbana e personale inviolabile, piuttosto un processo di trasfigurazione che dura nel tempo, con ascolto, rispetto e tutela di tutti gli elementi in campo, persone e luoghi, che partecipano e agiscono attivamente alla creazione di una narrazione specifica e nuova, che è il frutto proprio di questa ibridazione di linguaggi, competenze ed esperienze diverse… Tale composizione partecipata, stratificata e cooperativa contempla in ogni sua fase l’apertura allo sguardo esterno, poiché ciascuno è sempre al tempo stesso attore e abitante, osservatore e luce. Così non si avverte alcuna frattura quando la composizione è ultimata e ci si prepara ad accogliere il pubblico: il giorno dello spettacolo viene spesso ricordato da chi c’è stato come una festa, il momento in cui si apre a nuovi ospiti la casa allestita, pronta ad accogliere senza snaturarsi, in forma smagliante e a tema, come richiesto dall’occasione, lasciando libero ciascuno di occupare la stanza e la sedia più congeniale, di soffermarsi sui dettagli più incisivi secondo la propria soggettività, poiché non sarebbe possibile in una città, in un quartiere, e a cielo aperto, affidarsi alla magia e alla convenzione dello spazio teatrale canonico, che isola e protegge la visione e la fruizione dell’opera messa in scena. In #Foodistribution accade di guardare insieme nella stessa direzione, nonostante l’esposizione alle intemperie emotive e ai segni visivi e sonori dello spazio urbano che non smette di esprimersi, tanto è importante e reale quello che si vede e accade in questo caos armonico, orchestrato affinché si possa distinguere ciò che serve anche in mezzo a tutto il resto: la bellezza di un dettaglio edificato proprio da quel caos, l’epifania di quel dettaglio a cui tentiamo di dare luce perché non passi inosservato. La storia di #foodistribution Il progetto #foodistribution nasce nel 2018. Dal 2018 al 2022 viene ospitato e sostenuto dal Napoli Teatro Festival, poi Campania Teatro Festival, nella sezione Progetti speciali. Nel 2023 diviene indipendente e al tempo stesso riceve il riconoscimento del MiC come progetto speciale, sezione Teatro. #foodistribution Come morti di fame nel secondo dopoguerra di fronte a un cartello in lingua straniera che annunciava la distribuzione dell’agognato cibo, con la stessa difficoltà di ‘messa a fuoco’ davanti a quel linguaggio incomprensibile, e travolti dalla speranza invisibile fino a un momento prima, così adesso alimentiamo in noi attraverso l’arte la relazione necessaria con persone, luoghi e dinamiche del reale, per agire sulla realtà, farci agire, trasformare, affamati di questo nutrimento fatto anch’esso di una lingua nuova, intangibile, spirituale, emotiva, finalmente reale. Ecco perché #foodistribution. Con il sostegno del MiC, con il patrocinio del Comune di Napoli, in co-produzione con la Fondazione Pietà dei Turchini per gli aspetti dedicati al suono, con la consulenza musicale di Guido Barbieri, in co-produzione con Coop4Art per la cura e gestione dello spazio urbano e delle strutture dedicate al pubblico. In collaborazione con Arci Movie, con Accademia di Belle Arti di Napoli, con IUO Istituto Universitario Orientale di Napoli.
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it