(ANSA) - NAPOLI, 22 SET - Nel corso della XXII edizione del
Congresso regionale della Federazione delle Associazioni dei
Di-rigenti Ospedalieri Internisti Campania, la Past President
Ada Maffettone ha sollevato una questione di vitale importanza
per l'intero sistema sanitario nazionale che riguarda il
collasso imminente dei pronto soccorso. Un rischio concreto che
rivela l'urgente necessità di rafforzare il comparto della
medicina territoriale e garantire così un servizio adeguato alle
esigenze dei pazienti che ne hanno davvero bisogno consentendo
allo stesso tempo a medici ed infermieri di svolgere il proprio
lavoro in maniera efficace. Uno dei principali fattori che
contribuisce al sovraffollamento dei Pronto Soc-corso è
rappresentato dagli "accessi impropri", ovvero l'abitudine di di
andare in ospedale o chiama-re il 118 anche quando le condizioni
cliniche dei pazienti non giustificano l'accesso alle strutture
di urgenza/emergenza.
«I pronto soccorso sono ormai al collasso» dice Ada Maffettone.
«I numeri della popolazione anziana sono sempre in aumento con
ripercussioni evidenti sugli accessi. Il 70% di questi sono
codici bianchi. In questo scenario la medicina interna
ospedaliera deve e vuole svolgere un ruolo importane. Dobbiamo
diventare il trait d'union tra i pronto soccorso e la medicina
territoriale. È arrivato il mo-mento di pensare a un nuovo
modello assistenziale che sappia integrare il ruolo delle
strutture ospe-daliere con quelle della medicina territoriale».
La collaborazione dei ciªttadini è fondamentale per alleviare
la pressione sui pronto soccorso, che devono rimanere una
risorsa preziosa per chi ne ha bisogno in situazioni di vera
emergenza. (ANSA).
Maffettone, rafforzare il comparto della medicina territoriale
Priorità per evitare il collasso dei pronto soccorso