(ANSA) - NAPOLI, 26 SET - Sono "innumerevoli" gli abusi
sessuali subìti dalle due cuginette di 10 e 12 anni a Caivano:
le violenze di gruppo sono avvenute tutte in un immobile
abbandonato, definito dalle vittime "capanna", in "vico dei
tossici".
Negli atti dell'inchiesta si legge che "le violenze sessuali
di gruppo" si sono verificate "innumerevoli nell'arco di soli
due mesi", tra giugno e luglio scorsi e sarebbero di sicuro
proseguite se la madre di una delle due giovani vittime e il
padre dell'altro non avessero dato il via all'inchiesta con le
loro denunce.
Gli stupri del branco sarebbero avvenuti tutti in un immobile
abbandonato di Caivano, che le ragazzine definiscono 'capanna',
in 'vico dei tossici'.
In alcuni casi gli indagati sottraevano dalle mani delle
vittime i loro cellulari per ricattarle, per costringerle ad
avere rapporti sessuali in cambio della restituzione del
telefono. Altre volte minacciavano di dire tutto ai loro
genitori.
Oltre agli stupri di gruppo vengono contestate agli indagati
anche singoli episodi di violenza, nei quali le giovani vittime
venivano minacciate in vario modo e poi costrette ad avere
rapporti. Tra gli altri episodi, negli atti dell'inchiesta c'è
anche un tentativo di stupro in un centro commerciale di
Marcianise. La vittima, grazie alla sua intraprendenza, è
riuscita a divincolarsi: all'aggressore ha sferrato un calcio,
poi ha cercato di scappare, ma l'assalitore, per fermarla, prima
le ha fatto uno sgambetto e poi le ha sferrato un pugno al viso,
finito però contro una delle porte di emergenza in quanto la
ragazzina è riuscita a schivarlo. In questo caso l'incontro,
risalente al marzo scorso, fu fortuito: la bambina era andata al
centro commerciale insieme con le sue amiche e venne presa di
mira nel momento in cui era da sola. (ANSA).
Gli inquirenti, 'innumerevoli episodi'
Violenze di gruppo in una casa abbandonata in 'vico dei tossici'