Campania

"La Villa di Visconti a Ischia da 20 anni occupata da abusivi"

Borrelli,"assurdo.E a pochi giorni dal previsto sgombero rubata la lapide"

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 30 SET - Vita tormentata quella della splendida villa La Colombaia, sull'isola d'Ischia, dimora estiva del regista Luchino Visconti che la restaurò spendendo somme da capogiro e che ora è in stato di pressochè totale degrado. E' solo dell'altro giorno la notizia che la lapide della tomba del regista di 'Senso' è stata rubata - la tomba è nel giardino, che Visconti amava curare personalmente - ed oggi il deputato dei Verdi Francesco Emilio Borrelli ricorda che nella villa c'è da oltre vent'anni un occupante abusivo, l'ex custode, insieme alla sua famiglia. Una "vicenda assurda" denuncia il parlamentare, che ritiene "inquietante" la circostanza che il furto della lapide sia avvenuto a distanza di pochi giorni dall'annunciato sgombero dell'occupante abusivo.
    "La condizione di estremo degrado in cui versa la Colombaia, residenza a Forio di straordinaria bellezza appartenuta al regista Luchino Visconti, è assolutamente inaccettabile", afferma Borrelli. "Così come lo è - prosegue - la paradossale vicenda amministrativa che ha comportato la presenza nella villa da oltre vent'anni di un occupante abusivo, l'ex custode, con la sua famiglia. Ritengo inquietante che proprio a pochi giorni di distanza dal possibile sgombero, si sia registrato il furto della lapide della tomba del regista. Mi auguro non si tratti di una vendetta trasversale".
    "E' assurdo - sottolinea il parlamentare - che un pezzo di storia italiana resti abbandonato tra incuria, incapacità amministrativa e paradossi burocratici. Negli anni si sono susseguite amministrazioni locali e regionali che non hanno saputo mettere ordine e rilanciare questo sito. E' giunto il momento di fare chiarezza, senza la quale il destino della Colombaia resterà tristemente segnato. Chi non ha titolo per occuparla deve andare via; i responsabili dello stato fatiscente della struttura devono essere individuati e condannati a pagare i danni, senza che gli stessi ricadano ancora una volta sulla comunità. E' fondamentale, infine, recuperare questo sito che dovrà diventare un nuovo polo di attrazione culturale che viene ad arricchire l'offerta dell'Isola Verde". (ANSA).
   

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