(ANSA) - CASERTA, 11 OTT - "Con la regia dell'opposizione,
l'aiuto di un pezzo del Pd e la complicità del Presidente del
Consiglio Comunale Roberto Romano si è consumata una follia
politica in nome di interessi individuali a scapito della città
di Aversa". Il giorno dopo la fine anticipata della sua
amministrazione, il sindaco di Aversa (Caserta) Alfonso Golia,
mandato a casa per la bocciatura del bilancio, avvia la resa dei
conti.
Golia era stato eletto nel 2019, e rappresentava in quel
frangente un'assoluta novità che aveva intercettato specie
grazie ai social l'entusiamo dei giovani, ma per la sua
maggioranza non c'è stata quasi mai pace, spesso e soprattutto
per il fuoco amico, tra numeri risicati e cambi di casacca;
"salvato" già nel 2020 dall'entrata in maggioranza dei Moderati
guidati dal consigliere regionale Giovanni Zannini, circostanza
che aveva diviso il Pd con alcuni consiglieri che erano usciti
dalla sua coalizione, Golia non è mai riuscito a governare in
serenità, quasi sempre costretto, specie quando si dovevano
votare i bilanci, a "contare" i numeri.
Questa volta non ce l'ha fatta quasi sul traguardo, visto
che la sua amministrazione sarebbe finita naturalmente la
prossima primavera, quando è probabile che possa ripresentarsi,
ma solo dopo un reale chiarimento. "Mancano pochi mesi alle
elezioni - sottolinea Golia - e i cittadini avrebbero deciso.
Che senso ha tutto questo? Da un lato c'è stata la paura di fare
arrivare alle elezioni la nostra Amministrazione in carica,
dall'altro il rincorrere di ambizioni personali, posizionamenti
e candidature. Indegno che il teatro di tutto questo sia stato
il Bilancio previsionale, documento fondamentale per lo sviluppo
e il futuro della città. Ed è inaccettabile che un pezzo del Pd
si presti a tutto questo da quattro anni". (ANSA).
Sindaco Pd sfiduciato, "mandato a casa da pezzo del partito"
Golia, ex primo cittadino di Aversa, avvia resa dei conti