(ANSA) - NAPOLI, 17 OTT - "Internet ci sta uccidendo e i
giornali sbagliano a insistere con gli abbonamenti online, che
non fanno altro che portare il lettore sempre più lontano dalla
carta". Carla Palmisano rappresenta la terza generazione dei
gestori della storica edicola di via Leopardi, nel popolare
quartiere napoletano di Fuorigrotta. Il sindacato di categoria
della Cgil, il Sinagi, che ha organizzato in tutta Italia la
notte delle edicole, ha scelto questo punto di vendita come
esempio della crisi che sta attraversando la categoria.
"Ciò che è venuta meno - insiste Carla Palmisano - è
soprattutto la vendita dei quotidiani: se prendiamo ad esempio
il più venduto giornale della città, solo 3-4 anni fa avevamo
una media di circa cento giornali al giorno venduti, e la
domenica e il lunedì anche duecento. Oggi questi numeri si sono
più che dimezzati. I servizi alternativi che ci vengono proposti
vanno bene, ma non sopperiscono al calo delle vendite. Oggi la
nostra edicola, così come le altre, si sostiene grazie alle
ricariche telefoniche, ai prodotti per bambini e ai patiti
dell'enigmistica".
Secondo l'assessora alle Attività produttive e al Turismo del
Comune di Napoli, Teresa Armato, "l'augurio è che i giornali
riprendano quota e che la gente torni a leggerli. Nel frattempo
bisogna pensare alle edicole come front office in aiuto ai
cittadini, cosa che la nostra amministrazione ha già fatto
fornendo i terminal per la stampa di documenti a 33 edicole
sulle 168 presenti sul territorio, dando precedenza per il
momento a quelle più periferiche. L'edicola è sempre stata un
punto di riferimento, bisogna approfittare di questa vicinanza
alla gente per renderle più utili".
Emanuele Lastaria, segretario provinciale Sinagi-Cgil, usa il
termine "portierato sociale", parlando delle edicole: "devono
essere viste, appunto - afferma - come strutture di assistenza
al condominio allargato del quartiere, garantendo
un'informazione libera e partecipata". (ANSA).
La storica edicola di Napoli, ci salvano i patiti di enigmistica
"Internet ci sta uccidendo e anche gli abbonamenti online"