(ANSA) - NAPOLI, 18 OTT - Un appello alle grandi aziende a tornare ad investire in agricoltura soprattutto al Sud dove negli ultimi 20/30 anni c'è stato un progressivo abbandono del settore arriva dal ministro dell'Agricoltura Francesco Lollobrigida che ne ha parlato nel corso di un appuntamento che si è tenuto a Battipaglia. "Dobbiamo far tornare agricoltura e pesca asset primari e centrali su cui investire. Questo settore - ha sottolineato il ministro - deve tornare economicamente vantaggioso per le grandi aziende e il Sud può essere una grande occasione". Il ministro si è detto colpito da un dato emerso recentemente.
"In Italia - ha detto - abbiamo registrato una riduzione delle imprese agricole mediamente del 5% negli ultimi 20/30 anni con percentuali differenti a seconda della zona: -1,1 in Alto Adige - 35% al Centro Sud fino ad arrivare al 40% nelle regioni del Sud dove c'è stato un abbandono dell'agricoltura che prima si tramandava per generazioni e dove molte aziende si sono sfilate.
Dobbiamo intervenire per garantire protezione al sistema dalle normative che penalizzano gli agricoltori e un maggiore efficientamento del sistema".
Di qui l'appello del ministro: "Siamo una nazione che deve tornare ad esportare sempre di più in un mercato potenziale infinito. E per questo è un bene avere un governo che sia stabile. Ogni governo deve avere obiettivi che restano gli stessi, deve sapere cosa deve difendere in Europa, cosa deve fare, e non cominciare ogni volta da capo. Da noi quando arriva un nuovo ministro prima che impari come muoversi è già stato cambiato. Questo ci ha reso più deboli e stiamo cercando di invertire questo fattore per avere un governo solido sul piano internazionale mettendo in discussione alcuni parametri senza però per questo chiuderci in noi stessi: d'altra parte quale ragione potrebbe mai spingere a chiuderci visto che in una economia aperta avremmo solo danni dal momento che esportiamo il 60%? Ecco perché - ha concluso Lollobrigida - stiamo cercando di invertire questo fattore e direi che ci stiamo riuscendo anche con una certa velocità".
Lollobrigida,rilanciare pesca per garantire sovranità alimentare
"La pesca è una risorsa. Non è possibile continuare a vedere le nostre marinerie deprimersi ed essere cancellate attraverso regole che poco hanno a che fare con la sostenibilità ambientale e molto con la insostenibilità economica di alcune scelte che hanno ridotto le marinerie europee ma soprattutto quella italiana in maniera drastica". Lo ha detto il ministro dell'Agricoltura e della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida a Cetara per partecipare ad una riunione plenaria dell'Istituto centrale Repressione frodi (Icqrf). La prima tappa di Lollobrigida si è svolta su una tonnara dove ha incontrato gli armatori ed i rappresentanti delle società che operano in questo settore per ascoltare le loro istanze. Si tratta di "riformare questo settore, dare il giusto rispetto ad attività tradizionali, valide e necessarie per garantire la sovranità alimentare che cerchiamo". Lollobrigida ha evidenziato che argomenti come agricoltura e pesca "sono tornati centrali nelle dinamiche politiche. Di agricoltura e pesca in questi anni se ne è parlato troppo poco e anche all'interno dei Governi lo spazio che è stato assegnato è stato molto limitato. Sono aumentati gli investimenti, nonostante la penuria di risorse in questo momento e le crisi internazionali contingenti che opprimono anche questi settore". Dal Governo l'intervento per inserire la pesca all'inserimento dei progetti per il Pnrr e uno spazio per questo settore attribuito nei programmi di innovazione tecnologica. Per Lollobrigida "agricoltori e pescatori sono i primi difensori dell'ambiente, perchè garantiscono buon cibo e consentono la manutenzione del territorio".
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