Campania

Formazione e competenze, le sfide di Fondo For.Te.

A Sorrento oggi e domani secondo forum su formazione continua

Fondo For.Te.: forum sulla Formazione Continua

Redazione Ansa

(ANSA) - SORRENTO (NAPOLI), 19 OTT - Sfide e prospettive della formazione continua, competenze, la loro spendibilità nei moderni mercati lavorativi e il raccordo tra formazione e lavoro: sono i temi della seconda edizione del forum sulla formazione continua, organizzato da Fondo For.Te. , fondo paritetico interprofessionale nazionale per la formazione continua del terziario, in collaborazione con 24 Ore Eventi.
    Due giornate, oggi e domani, in cui esperti, aziende, parti sociali e istituzioni, si confronteranno, concentrandosi su formazione continua e competenze: "Fattori essenziali - spiegano gli organizzatori - per affrontare con successo le sfide attuali e future legate all'occupabilità, alla competitività delle aziende e allo sviluppo del Paese. L'appuntamento conferma il percorso già avviato lo scorso anno da For.Te., che vede nuovamente il fondo al centro del dibattito sulla formazione continua in Italia e sulle sue connessioni con i moderni mercati del lavoro".
    La seconda edizione del forum gode del patrocinio del Parlamento Europeo, nell'ambito dell'anno europeo delle competenze promosso dalla Commissione Europea. "Proprio richiamando le parole della presidente Ursula Von Der Leyen, che ha più volte sottolineato la necessità di concentrare maggiormente gli sforzi e gli investimenti sulla formazione professionale e sull'aggiornamento - sottolinea Paolo Arena, presidente di Fondo For.Te. - raccogliamo l'invito e apriamo il secondo forum sulla formazione continua, consapevoli delle sfide che ci aspettano, che ci portano non più ad immaginare ma a dare forma al futuro".
    La prima grande sfida che lancia il forum è quella dell'innovazione e della competitività: "C'è una parola d'ordine - afferma Arena - nei moderni mercati del lavoro: formazione. È cruciale adeguare le competenze dei lavoratori per rimanere competitivi, con una formazione mirata, personalizzata e che ben si coniuga con le 'tecnologie abilitanti'".
    Del resto, nonostante un'economia in affanno, il mercato del lavoro sta resistendo. Ad agosto (dati Istat) l'occupazione ha continuato a salire (dopo una frenata a luglio): la disoccupazione è scesa al 7,3%, con - 0,2 punti rispetto a luglio (ai minimi da 14 anni), e l'occupazione è salita al 61,5%, con un + 0,1% sul mese precedente. Permangono però diversi elementi critici che sono rappresentati soprattutto dalla ancora scarsa partecipazione femminile al mondo del lavoro (il 43% delle donne è inattivo) e dalla difficoltà della popolazione giovane di inserirsi nei contesti lavorativi. Nel 2022 i giovani che non studiano e non lavorano sono quasi un quinto della popolazione tra i 15 e 29 anni (circa 1,7 milioni di ragazzi). Un tasso di 7 punti superiore a quello della media europea.
    Inoltre, le imprese italiane, soprattutto quelle di ridotte dimensioni, sebbene con piccoli segnali di miglioramento, continuano a registrare, in termini di risorse umane e riorganizzazione dei processi, grandi difficoltà nella definizione e nella messa in opera di adeguate strategie di reazione. La fotografia è di Excelsior: da mesi la difficoltà segnalata dalle aziende, ormai di tutti i settori produttivi, interessa quasi un'assunzione su due. Il motivo principale è l'assenza di candidati. Ogni anno (stando al Ministero dell'Economia) si perdono centomila studenti tra i banchi.
    In questo contesto, è stato sottolineato nelc orsod ella conferenza stampa, la formazione è centrale. Ma, stando ai dati Eurostat, l'Italia riporta un tasso di partecipazione alle attività formative inferiore di 2,3 punti percentuale rispetto alla media europea. La Svezia è il Paese che registra la percentuale più alta 36,2% e l'Italia (9,6%) è distante anche dal valore medio europeo (11,9%).
    I fondi interprofessionali, hanno evidenziato gli organizzatori del forum, grazie alla collaborazione con aziende e istituzioni formative, sono oggi più che mai un soggetto centrale. Dalla loro nascita, 20 anni fa, "hanno saputo esprimere strategie formative flessibili ed adattabili alle esigenze del lavoro e delle persone, favorendo equità ed inclusione".
    "A testimonianza della propria attività, orientata al miglioramento continuo, alla semplificazione, all'ascolto dei diversi protagonisti coinvolti nella formazione, Fondo For.Te. - spiega la vicepresidente Rosetta Raso - ha voluto sviluppare il progetto immaginato da tempo, dando seguito a questa seconda edizione del forum che rappresenta una opportunità per costruire una comunità che condivida obiettivi, linguaggio e valori".
    (ANSA).
   

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