Campania

Viceministra Bellucci, a Caivano troppi soldi non spesi

"Si potevano assumere assistenti sociali. Lo faremo noi"

Redazione Ansa

(ANSA) - CAIVANO (NAPOLI), 20 OTT - "In alcuni anni l'utilizzo dei fondi per i servizi sociali a Caivano è stato pari a zero. Ciò mi ha impressionata, ma questo dato può servire ad indirizzare il nostro intervento, che deve essere di mettere a disposizione le risorse alla brava gente per far si che questo territorio possa rinascere". Lo ha detto a Caivano, parlando con i giornalisti, la viceministra delegata alle Politiche sociali Maria Teresa Bellucci, che stamani ha incontrato don Maurizio Patriciello alla parrocchia di San Paolo Apostolo e poi, dopo una visita al Centro sportivo in corso di riqualificazione, si è recata con il Commissario straordinario Fabio Ciciliano presso gli uffici del Commissariato per una riunione operativa. Erano presenti i Commissari prefettizi da poco nominati dopo lo scioglimento per infiltrazioni camorristiche del Comune, i servizi sociali comunali, che contano appena due assistenti, e i rappresentanti dell'Ambito territoriale sociale (Ats), che raggruppa diversi comuni tra cui Caivano.
    "Il problema - ha aggiunto Bellucci - non è che le risorse non ci sono, ma che non vengono usate come si deve. I fondi a disposizione dell'ambito sociale sono almeno una decina di milioni di euro, tutti non rendicontati, quindi si presume che non siano stati spesi; si tratta di fondi che si potevano usare anche per l'assunzione degli assistenti sociali, già prevista dal piano assunzionale dell'Ambito, che prevedeva la possibilità di fare assunzioni per arrivare ad un rapporto di un assistente sociale ogni 5mila abitanti, ma ciò non è avvenuto. Il nostro compito è far sì che queste assunzioni possano diventare realtà, ma anche di creare con altri interventi oltre al Decreto Caivano, un'equipe multidisciplinare fatta da assistenti sociali, educatori, psicologi, psicoterapeuti, pedagogisti. In realtà come queste è l'alleanza tra competenze e professionalità diverse a fare la differenza". (ANSA).
   

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