Campania

Al Teatro Nuovo 'L'appartamento 2B', regia di Andrea Cioffi

Da domani in scena i drammi e le frustrazioni dei 'millenials'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 27 OTT - Racconta la generazione dei 'millenials' con ritmo e ironia, mettendo a fuoco il disagio di uomini e donne, lo spettacolo 'L'appartamento 2B', scritto e diretto da Andrea Cioffi, che sarà in scena domani, sabato 28 ottobre, alle ore 19.00 (in replica domenica 29) sul palcoscenico del Teatro Nuovo di Napoli.
    Presentato da Teatro di Napoli-Teatro Nazionale ed Elledieffe, l'allestimento, vincitore del "Premio Leo de Berardinis 2022" e del "Mario Fratti Award 2022", vedrà interpreti in scena Andrea Cioffi, Vincenzo Castellone, Sara Guardascione, Fortuna Liguori, con il performer Ciro Grimaldi nel ruolo della Visione.
    L'appartamento 2B, sottolinea una nota, "racconta la generazione dei nati negli anni Ottanta e Novanta, mettendo a fuoco con lucida ironia il disagio di uomini e donne non più giovani, ma considerati tali, che non riescono a trovare spazio e ruolo sociale nella vita degli adulti". Secondo uno studio dell'OMS del 2019, il tasso di suicidi tra i giovani e i giovanissimi, negli ultimi anni, è aumentato di circa 20 volte.
    Ricerche più recenti hanno registrato un ulteriore incremento del 75% a partire dalla pandemia.
    Tale statistica. si rileva, "è da attribuirsi, tra le altre cause, a quello che lo psicologo Adam Grant, definisce languishing, "languore", uno stato mentale caratterizzato dall'incapacità di agire e da frequenti picchi d'ansia, che si riscontra soprattutto nei millenials". La frustrazione di non riuscire ad aderire a un modello di vita che è stato pianificato per loro genera una sottile ombra, un dolore costante, un codardo essere o non essere - to be or not to be - 2B or not 2B.
    "Abbiamo provato - così il regista nella nota - a mixare il dubbio di Amleto, con quello di un giovane della nostra generazione. Un giovane senza la responsabilità di una corona, ma costretto a misurarsi con la frustrazione delle bollette insolute, con la solitudine generata dallo smartphone, con la totale sordità e mancanza di empatia del mondo". Il protagonista, Aimo è un trentenne come tanti altri: un lavoro precario, un appartamento in affitto, bollette insolute e un’inquietante visione dalle fattezze umane ma dalle proporzioni mostruose, che continua ad apparire intorno a lui, pillole alla mano, suggerendogli la strada da percorrere: il suicidio. Il suo unico contatto con l’esterno è una pioggia di messaggi vocali che lo ossessiona con scadenze e responsabilità (sociali, lavorative e morali). Nulla sembra distoglierlo dal suo languishing, finché la porta dell’appartamento 2B non si apre, lasciando entrare nuove persone, afflitte dalla sua stessa mania, nel monolocale e nella sua vita.(ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it