Campania

Ecco le assunzioni, finisce l'incubo per 312 ex Whirlpool

Una vertenza durissima con lo slogan 'Napoli non molla'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 29 OTT - L'appuntamento è per mezzogiorno in via Argine, a Napoli, nello stabilimento che negli ultimi quattro anni è diventato simbolo di una vertenza durissima che ha coinvolto tutti - i lavoratori, il sindacato, la società civile, le istituzioni - e che si è conclusa con una vittoria che sa di riscatto e che, soprattutto, restituisce un futuro ai 312 operai della ex Whirlpool che il 31 maggio 2019 vennero travolti dall'atto che decretava la morte di uno stabilimento fino a quel giorno considerato in ottima salute.
    Domani l'atto finale di questa lunga storia: gli operari firmeranno un contratto di assunzione con la Italian Green Factory del Gruppo Tea Tek, azienda che opererà nello sviluppo e produzione di tecnologie sulle energie rinnovabili, alle stesse condizioni economiche di quello sottoscritto tanti anni prima con i vertici di una multinazionale che poi si è dimostrata, secondo i tanti narratori di questa vicenda, "poco sensibile" alle conseguenze sociali di una decisione dettata da esigenze economiche legate esclusivamente alle leggi della competizione internazionale. Una decisione che ha fatto scattare, da quel "maledetto giorno" del maggio 2019, una sequenza infinita di incontri al ministero, assemblee e presidi in fabbrica, messaggi di solidarietà di politici e istituzioni. Tutti stretti attorno a quel "Napoli non molla" che è diventato lo slogan simbolo della vertenza.
    Tea Tek non produrrà pannelli fotovoltaici ma la struttura che li regge e ne permette l'installazione, partendo dalla lavorazione, altamente professionale, dei laminati. Lo farà grazie allo zampino dei vertici della Zes che hanno individuato nella giovane azienda la possibile via d'uscita da un incubo durato troppi anni.
    "La vertenza Whirpool - secondo Nicola Ricci, segretario generale della Cgil Napoli e Campania - sarà ricordata come la vera lotta sindacale delle lavoratrici e dei lavoratori che, aggrappati alla storia industriale e di vita personale e di quartiere, sono riusciti a portare fuori dai confini di via Argine la propria battaglia. Sindacato, istituzioni, due generazioni insieme hanno ricevuto la vera spinta perché si concludesse positivamente la vertenza. In Campania, da 30 anni a questa parte, mai una lotta sindacale o crisi industriale ha avuto questo esito. Una prospettiva di nuovo lavoro e ripartenza, con vero spirito sindacale".
    Alla firma dei contratti di assunzione ci sarà il Ceo di Tea Tek, Felice Granisso. Con lui i sindacati, che dal primo giorno hanno riempito la fabbrica di bandiere e le bacheche di comunicati. Comincia adesso un'altra storia. Via Argine, così come chiedono i lavoratori, da oggi non sarà più la "ex Whirlpool", ma qualcosa di nuovo, che esiste e che tornerà a produrre ricchezza per l'economia di Napoli. (ANSA).
   

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