(ANSA) - NAPOLI, 05 NOV - Finì sotto scorta a causa delle
minacce della camorra, dopo avere fatto luce, con le sue
indagini, sulla gestione delle case popolari abbandonate nel
rione 167 di Arzano, in provincia di Napoli, vera e propria
roccaforte dei clan. Non solo.
A consegnargli l'attestato, ieri, in occasione della cerimonia
delle Forze Armate è stato il prefetto di Napoli Claudio
Palomba.
"Questo riconoscimento lo dedico alla mia famiglia - ha detto
Chiariello - e a tutti coloro che hanno creduto in me,
affiancandomi in questi percorsi non facili dove tutti credono
che nulla si può più recuperare. Ai giovani dico di credere
nelle proprie capacità e di non cercare compromessi".
La divisa, Chiariello, ce l'ha sempre avuta cucita addosso:
prima quella dell'Arma dei Carabinieri, poi quella della Polizia
di Stato dove ha ricoperto ruoli delicati prima alla Squadra
Mobile di Roma occupandosi di pedofilia e violenze sessuali, poi
al Ministero dell'Interno, per contrastare pedopornografia
on-line. Il comandante della Polizia Locale di Arzano ha
ricoperto ruoli anche nella Direzione Investigativa Antimafia,
dove si è occupato del contrasto alla camorra.
E' stato inoltre referente di due incaricati del Governo nella
cosiddetta Terra dei Fuochi, sovraordinato in Commissioni
prefettizie in comuni sciolti per infiltrazioni camorristiche e
poi dirigente della polizia locale, ruolo attualmente ricoperto
ad Arzano, nell'hinterland a Nord di Napoli. (ANSA).
Lotta ai clan, colonnello Chiariello Cavaliere della Repubblica
Ieri riconoscimento al comandante della Polizia Locale di Arzano