(ANSA) - NAPOLI, 12 NOV - Ricreare l'atmosfera vivace ed operosa tipica di un popolo per dare la percezione di cosa vuol significare essere napoletano rimanendo 'solari' pur 'faticando'. E' questo il senso dell'evento 'Te piace 'o presepio?', presepe vivente settecentesco che sarà allestito da mercoledì 29 novembre a venerdì primo dicembre (ore 16.
"Te piace 'o presepio?' è una frase divenuta ormai un'icona della drammaturgia napoletana eduardiana - spiega la professoressa Laura Varriale, animatrice della kermesse che coinvolgerà decine di ragazzi e adulti - e coglie in pieno l'attaccamento dei napoletani alla tradizione presepiale, ma molto spesso ci si dimentica da quale realtà cittadina si è generata la ricostruzione che ogni anno i napoletani fanno nelle loro case". E' proprio per tale motivo che si è pensato di chiamare l'evento così, "per risvegliare o far rinascere nuovi ricordi che ci appartengono intrinsecamente ma che spesso diamo per scontati" spiega la docente. La passeggiata tra le ricostruite taverne e botteghe intorno al fulcro rappresentato dalla fontana triangolare cinquecentesca della Pietra del Pesce, riprodotta come era un tempo per volere dei mercanti della Loggia di Genova, "lascia libero sfogo alla fantasia e alla suggestione del tempo che fu" sottolineano gli organizzatori. Aggiunge Varriale: "L'evento è di natura culturale. In particolare è la riproduzione dei vicoletti della Napoli settecentesca con le botteghe artigiane che ripropongono mestieri rari o caratterizzanti l'epoca e che discendono da un attento studio della cultura partenopea". Molte sono le fonti storiche ed urbanistiche da cui si attinge per ricreare una Napoli che ormai non c'è più e che fu 'fotografata' dal presepe settecentesco voluto da Carlo III di Borbone. "La valenza del progetto si identifica nell'interesse comune, sia nostro che come Amministrazione Comunale - si afferma - di far conoscere la nostra storia e la nostra identità sia ai numerosi turisti che vengono a farci visita con regolarità ma anche a tutti quei cittadini disattenti nei quali bisogna far rinascere l'attaccamento alle tradizioni oltre a risvegliare l'orgoglio di essere napoletani". La scena creata darà l'idea delle stradine della Napoli pre-sventramento con botteghe di artigiani ed ambulanti, una locanda ed una grotta sui generis che è il vero obiettivo del percorso di visita rappresentato come un basso napoletano con tanto di focolare e lettone: "La sacra famiglia simboleggia i disagiati di ogni luogo ed epoca" conclude Laura Varriale.(ANSA).
'Te piace 'o presepio?',un presepe vivente per raccontare Napoli
Dal 29 novembre ricostruzione nel chiostro San Domenico Maggiore