Campania

Nola si proclama "Città della tolleranza e del libero pensiero"

Nel nome di Giordano Bruno. Domani la presentazione del progetto

Redazione Ansa

(ANSA) - NOLA (NAPOLI), 15 NOV - Nola, comune del Napoletano, si autoproclama città della tolleranza e del libero pensiero: nel luogo di nascita di Giordano Bruno, il filosofo che nel 1600 preferì morire sul rogo di Campo de' fiori a Roma piuttosto che rinnegare le proprie idee, prende vita un progetto destinato ad allargarsi anche ai territori circostanti.
    La presentazione dell'iniziativa si terrà domani nell'aula consiliare a partire dalle 16, alla presenza, tra gli altri, del sindaco Carlo Buonauro, del presidente del consiglio comunale Francesco Pizzella, del docente di filosofia Luigi Pasciari, e del presidente della fondazione 'Festa dei gigli di Nola', Francesco De Falco.
    Il percorso che porterà alla proclamazione di Nola "Città della tolleranza e del libero pensiero" è costituito da una serie di passaggi ufficiali che culmineranno nella celebrazione di un Consiglio comunale che sancirà formalmente la volontà di creare un vero e proprio hub intorno al quale sviluppare momenti di sensibilizzazione e di salvaguardia di quei valori nei quali Nola affonda le radici. Tra gli obiettivi del progetto, ci sono il coinvolgimento delle scuole e la creazione di una "valle bruniana" nella quale comprendere le città del territorio nolano.
    "Ragionare di tolleranza verso ciò che è diverso e di libera espressione del proprio pensiero - spiega il sindaco - soprattutto alla luce dei tragici avvenimenti del nostro tempo, significa provare a costruire una diffusa mentalità di libertà, solidarietà e giustizia sociale. Sono i valori posti a fondamento di questa seconda edizione speciale di FeNoMeNa, la kermesse filosofica nolana, nel segno di Giordano Bruno e della nuova intitolazione della Città di Nola. L'amministrazione comunale intende stimolare l'intera nostra comunità, soprattutto i più giovani, orientandoli ai principî fondamentali sui quali si fonda la Pace fra i popoli". (ANSA).
   

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