(ANSA) - NAPOLI, 17 NOV - L'Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali è, come sottolinea una nota, "da sempre attento al degrado urbano e culturale delle aree periferiche del territorio metropolitano. In collaborazione con Università, Centri di ricerca ed Accademie, ha intrapreso un programma di attività, legato alla diffusione della cultura scientifica e all'arte contemporanea".
Edificio storico dimenticato e degradato, così come il piccolo terreno adiacente, ambedue interessati all'intervento di arte contemporanea che contribuirà a restituire bellezza e dignità a quei luoghi ormai decadenti ma ancora ricchi di storia. Gli spazi sono denominati La Torre del Campanile e Il Giardino Alchemico. Il progetto di riqualificazione culturale è parte integrante del programma Paesaggi Possibili e si propone di realizzare uno spazio che può diventare polo attrattivo-culturale ed artistico.
Un'operazione di riqualificazione urbana e di scambi culturali tra gli abitanti del quartiere ed artisti che provengono da tutto il mondo. Nel giardino alchemico il 1° dicembre si inaugurano due installazioni site specific: "Le Vie Aperte" e "L'ombra Profonda" progettate da Claudio Rodolfo Salerno, responsabile dell'Istituto per la Diffusione delle Scienze Naturali, e Felix Policastro, responsabile della On Air Contemporary Art, con i contributi del fotografo Stefano Piancastelli ed il video-editor Raffaele Riccardi. Le Vie Aperte è una video-installazione realizzata per la Torre del Campanile, mentre nel piccolo giardino verrà installata l'opera L'ombra Profonda consistente in sculture e simboli.
Le Vie Aperte: installazione site-specific realizzata in diverse locations. Palazzi antichi, decadenti, attraversati da misteriose rampe. Le rampe, congiunzioni fra il centro e il mare, rappresentano una metafora, un archetipo, una possibilità: la scelta tra salire e scendere. Ogni incognita è un’ascesa. Il pescatore è Glauco, nel mito greco figlio di Poseidone, dio del mare, e della ninfa Naide. Glauco rappresenta il pescatore di memorie ritrovate; è uno psicoterapeuta che tira fuori, dal profondo inconscio, ricordi perduti. Il mare è la grande madre, da dove tutto ha inizio e dove tutto ritorna. Unico vero elemento identitario: il Mar Mediterraneo, che genera e rigenera l’umida madre che assiste alla perdita della memoria degli uomini, suoi figli. Un paesaggio emozionale, possibile, che racconta il nostro tempo sospeso, decadente, in perenne conflitto. Glauco il pescatore non raccoglie più dimenticanze, ma cadaveri di bambini annegati che avrebbero dovuto giocare con il mare e non trovarvi la morte. L'ombra profonda: è nell'immaginario, nella capacità della nostra mente di visualizzare segni, svelare ombre, e, solo in quel momento, che i diversi stadi del nostro essere, conscio e inconscio, entrano in contatto tra loro rivelando una nuova epifania, un intervento artistico. Un oggetto, un disegno, una scultura: attraverso essi proponiamo i nostri archetipi. L'opera dedicata a Giordano Bruno, alla stratificazione della memoria e alle ombre che produce la mente. La magia naturale dell'opera è ricca di simboli, di archetipi, di segni ancestrali che entrano nel mondo moderno ma parlano di un’anima mundi. La manifestazione sarà inaugurata da Antonio Marciano segreteria presidente Regione Campania, Vincenzo Simonelli sindaco di Saviano, Leonardo Perretta assessore alle attività culturali del Comune di Saviano, Ida Alexandra Mauro consigliere comunale del Comune di Saviano, Anna Iolanda D'Antuono consigliere comunale del Comune di Sant'Antonio Abate e Luigi Buffone Associazione Il Melograno APS. Il lavoro resta in loco una sola serata, mentre tutta la documentazione video, fotografica e audio sarà successivamente utilizzata come materiale per approfondimento didattico e per la produzione di reel video-art da rendere disponibili in rete attraverso i canali social.(ANSA).