Campania

Al Next Capaccio il Patrimonio Immateriale campano

Prima edizione, Regione con Scabec dal 1-3 dicembre, 70 stand

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - Dall'1 al 3 dicembre al NEXT di Capaccio Paestum (SA) la Regione Campania presenta la Prima Rassegna del Patrimonio Immateriale regionale tra produzioni artistiche e artigianali, riti e feste, musiche, mezzi espressivi, performance artistiche e pratiche rurali, gastronomiche ed enologiche. Saranno oltre 70 gli stand espositivi per conoscere le pratiche tradizionali connesse a saperi, celebrazioni, espressioni e cultura agro-alimentare iscritte all'IPIC, l'Inventario del Patrimonio Culturale Immateriale Campano.
    L'evento è organizzato in collaborazione con la Scabec in partnership con il Comune di Capaccio Paestum e il progetto Canta, suona e cammina e campania>artecard. Sarà presentato il Catalogo del Patrimonio Immateriale della Campania (272 pagine), per conoscere le circa 100 pratiche tradizionali iscritte all'IPIC. La Rassegna si aprirà venerdì 1° dicembre, alle ore 10.30, con i saluti del sindaco di Capaccio Paestum e presidente della Provincia di Salerno Franco Alfieri, del presidente ANCI regionale Carlo Marino, del presidente UNPLI nazionale Nino Laspina, del presidente Commissione Bilancio Regione Campania Franco Picarone. La prima giornata si concluderà con il concerto della Nuova Compagnia di Canto Popolare. In calendario incontri sulle buone pratiche di salvaguardia del Patrimonio Culturale Immateriale, sulle nuove candidature UNESCO e sugli elementi del Patrimonio Immateriale della Campania, con tavole rotonde dedicate alle tradizioni popolari della Campania tra cui i 'Rituali e carri artistici del grano', alla presenza dei sindaci e degli stakeholder della Rete patrimoniale delle Feste del grano fra Campania e Molise, il Patrimonio culturale e festività dei Carnevali storici in Campania, iscritti nell'Inventario IPIC e 'Il caffè espresso italiano fra cultura, rito, socialità e letteratura nelle comunità emblematiche da Venezia a Napoli'.
    Nella giornata conclusiva spazio ai beni immateriali già riconosciuti, al fine di confrontarsi sulle pratiche comunitarie e sul sistema di salvaguardia a 20 anni dalla convenzione UNESCO. (ANSA).
   

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