Campania

Solidarietà ha radici profonde,quando Montiano aiutò Casamicciola

Accomunate da disastri naturali, nel 1883 contributo di 100 lire

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 25 NOV - La solidarietà ha radici profonde come dimostra un documento del Comune di Montiano, paese situato sulle prime colline di Cesena. Si tratta di una piccola comunità dell'area romagnola coinvolta nella spaventosa alluvione della scorsa primavera, che ha devastato decine di comuni, anche nell'entroterra, con numerosi movimenti franosi. Era il 30 luglio 1883, un lunedì mattina, quando la giunta comunale del piccolo paese fu convocata d'urgenza dal sindaco Teopompo Magni. La decisione unanime fu quella di deliberare la somma di 100 lire, con l'effige di Re Umberto I, a favore della popolazione di Casamicciola, colpita dal disastroso terremoto, la sera di sabato 28 luglio 1883. L'epicentro del terremoto raggiunse il decimo grado della scala Mercalli, causando la perdita di 2313 vite, di cui 1784 solamente nel comune di Casamicciola su una popolazione di circa 4300 abitanti. La grande devastazione dell'isola scatenò una notevole solidarietà in tutto il regno e la comunità di Montiano fu parte di questo movimento. A scovare il documento il giornalista e studioso del territorio, Vincenzo Marano. La motivazione ufficiale recitava: "Il sindaco comunica ,con sommo dolore e tristezza l'annuncio che alle ore 21,30 di sabato 28 corrente, un terribile terremoto, di cui la storia non fa riscontri, ha posto in costernazione e lutto l'intera nazione, atterrando letteralmente la popolazione di Casamicciola." La somma di 100 lire fu prelevata dal fondo destinato alle "opere impreviste" su un bilancio totale di circa 3000 lire. Inoltre, si promosse una sottoscrizione fra i privati, il cui contributo fu inviato successivamente alla popolazione ischitana. (ANSA).
   

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