(ANSA) - NAPOLI, 30 NOV - Anche trenta telefonate anonime al
giorno, che per la vittima non avevano nulla di anonimo, durante
le quali non faceva altro che gridarle che l'avrebbe sfigurata
con l'acido, scannata e che si sarebbe fatto anche trent'anni di
carcere. Ha subìto anche questo la donna del Napoletano vessata
per anni dall'ex che nei giorni scorsi è stato arrestato dai
carabinieri di Ercolano (Napoli) al termine di indagini
coordinate dalla Procura di Napoli (IV sezione, tutela delle
fasce deboli, procuratore aggiunto Raffaello Falcone).
La vittima era riuscita ad allontanarsi dal suo aguzzino ma poi
si è fidata delle sue promesse: l'aveva rassicurata dicendole
che la loro relazione da quel momento in poi sarebbe stata
civile, senza più quei deprecabili atteggiamenti generati di una
morbosa e incontrollabile gelosia.
Una promessa vana però visto che dopo appena un paio di
settimane dopo si è presentato a casa della donna, completamente
ubriaco, per invitarla a uscire con lui. Al rifiuto della donna
si è trasformato in un furia, l'ha colpita ripetutamente
impugnando le chiavi dell'auto fino a provocarle enormi lividi
di diverse parti del corpo.
Le ultima aggressione subìta dalla vittima risale ad appena
qualche giorno fa, il 19 novembre, quando dopo averla pedinata
le ha frantumato il parabrezza della sua vettura che era
parcheggiata. (ANSA).
Anche 30 telefonate anonime al giorno per minacciare la ex
In ultima aggressione le ha frantumato parabrezza dell'auto