Campania

Violenza donne, Centro 'accompagna' alla denuncia

"Ancora troppe vittime di dipendenza economica"

Redazione Ansa

(ANSA) - ERCOLANO (NAPOLI), 30 NOV - "Apprendiamo del caso di stalking ai danni di una donna molto giovane. La notizia ci rammarica e ci indigna, come tutte quelle che ogni giorno registriamo al nostro Centro anti violenza ma non ci sorprende perché le violenze hanno diverse forme: il reato di stalking è molto praticato e spesso è una violenza che si associa ad altre forme di violenza". A dirlo è Raffaella Ruocco amministratrice della cooperativa Proodos che gestisce il Centra anti violenza 'Annabella Cozzolino' di Ercolano (Napoli) a proposito dell'episodio che ha visto vittima di stalking una donna, il cui ex compagno oltre a vessarla con numerose telefonate anonime, minacciava di sfregiarla con l'acido.
    "Qui ci preoccupiamo di accogliere le donne che riescono a trovare quella fiducia nel servizio e nelle istituzioni, portando in condivisione il vissuto della loro violenza. Il Cav è un luogo di ascolto, di accoglienza in cui si cerca di costruire con la donna un percorso di rinascita fatto di un processo anche di autodeterminazione e ci piace definire il Cav come un laboratorio sociale, un luogo in cui si costruiscono progettualità e speranze nuove per le donne" spiega Ruocco "E quando le donne si rivolgono al Centro non sempre hanno già effettuato denuncia alle forze dell'ordine. Quindi, in questo percorso di accompagnamento c'è anche un percorso di 'avvicinamento alla denuncia'. Denuncia che spesso non avviene perché quasi tutte le donne vittime di violenza sono vittime di una violenza trasversale che è quella economica: la loro mancata indipendenza economica le inchioda molto spesso per anni in quella situazione di violenza. E' anche vero che un altro deterrente alla denuncia è la sensazione che la donna avverte di sentirsi di lasciarsi sola in un momento successivo alla denuncia che spesso comporta il ritorno a casa con l'uomo violento. E questo chiaramente le fa sentire sfiduciate e impaurite. Per cui questo è per loro un deterrente ed è per noi che rappresentiamo i servizi e le istituzioni, motivo di confronto sul fenomeno come rete territoriale antiviolenza.
    Tutti gli attori sono chiamati in causa nella presa in carico della donna". I servizi del Centro sono gratuiti e garantiti dalla privacy. (ANSA).
   

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