Campania

Dl Caivano: Avallone, una serie di chiaroscuri

Interventi di recupero quartiere non siano fuoco di paglia

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 01 DIC - "Il decreto Caivano ha una serie di chiaroscuri. Alcune cose io le condivido perché il buonismo non ha pagato" Lo ha detto Piero Avallone, presidente del Tribunale per i Minorenni di Salerno nel corso dell'evento 'La devianza minorile: alleanze e sinergie corresponsabili. Politiche, pratiche e comunicazione' al Dipartimento di Scienze Sociali dell'Università degli Studi di Napoli Federico II. "Allora, dare delle risposte nell'ambito del penale minorile ai ragazzi che commettono reati, secondo me, è giusto. Ma queste risposte devono seguire come stop and go: tu hai commesso un reato? Ti applico una misura cautelare perché questo mi serve per fermarti per poi ripartire perché il compito della giustizia minorile è recuperare. Io devo fare in modo che un ragazzo che è uscito fuori dai canoni, ritorni ad essere un ragazzo e a vivere la sua normalità".
    Avallone si è soffermato su quelle che sono, a suo avviso, le criticità. "Nella messa alla prova sono state poste delle limitazioni: alla violenza sessuale con alcune aggravanti e agli omicidi con alcune aggravanti. Perché? Perché sono quei reati che fanno scalpore, dimenticando qual è l'origine di questi reati. Dimenticando qual è l'obiettivo della giustizia minorile.
    Dimenticando che probabilmente un omicida è molto meno delinquente di un rapinatore seriale: l'omicidio può essere un unicum nella vita di una persona ma di rapine ne posso fare cinquanta con violenza. Ecco gli scuri. I chiari vi sono perchè ciò che è fatto bene va detto: l'intervento sulla scuola, sul quartiere. Ma c'è da augurarsi che questo non sia un fuoco di paglia ma che continui". (ANSA)

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