(di Alfonso Pirozzi)
(ANSA) - NAPOLI, 01 DIC - Il sacrificio di Giovanbattista
Cutolo non sarà vano. È stato un giovane che non ha preferito
non voltarsi dall'altra parte, ha difeso un amico da
un'aggressione rimettendoci la vita.
Giogiò, così lo chiamavano tutti, è stato ucciso il 31 agosto
scorso in piazza Municipio, a Napoli. È intervenuto per
difendere un amico da una aggressione e contro di lui sono stati
esplosi tre colpi di pistola, di cui andato a segno.
"La vicenda di Giogiò mi ha segnato particolarmente", ha detto
il ministro degli Interni, Matteo Piantedosi. Il responsabile
del Viminale ha evidenziato che in città c'è una parte sana,
della quale il musicista ucciso faceva parte, e i giovani di
questa città non si devono girare dall'altra parte, come non si
è girato appunto Giogiò.
In prima fila la mamma, il papà e la sorella del giovane. Ma
anche il direttore dell'orchestra Scarlatti Junior, Gaetano
Russo, intervenendo per ricordare la passione per la musica non
è riuscito a trattenere la commozione dopo che i ragazzi
dell'orchestra Scarlatti Junior hanno suonato l'inno di Italia.
Definisce, parlando a CasaCorriere, un "dramma, non ci sono
parole per descrivere questa aberrazione", quanto successo a
Giovanbattista Cutolo, il procuratore di Napoli, Nicola
Gratteri, che sottolinea che "la mamma si deve consolare
pensando che il figlio ha fatto un gesto di eroismo sempre più
raro nel nostro momento storico".
Per il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, quella di questa
mattina è stata "un'occasione per rafforzare l'impegno delle
amministrazioni, di tutte le istituzioni e della società civile"
e noi dobbiamo fare in modo "che la luce che esiste nelle nostre
comunità, nella nostra città venga sempre più rafforzata
craeando rete". (ANSA).
Una medaglia per Giogiò che non ha girato la faccia
E' stata conferita in prefettura a Napoli, presente Piantedosi