Campania

La scatola di biscotti, una donna fa i conti col passato

Il 21 dicembre al San Ferdinando di Napoli, testo di De Giovanni

La scatola di biscotti, una donna fa i conti col passato

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 16 DIC - Debutterà in prima assoluta il 21 dicembre, nel Teatro San Ferdinando di Napoli (resterà fino al 7 gennaio), 'La scatola di biscotti', testo dello scrittore Maurizio De Giovanni messo in scena dal regista Andrea Renzi, su produzione del Teatro di Napoli-Teatro Nazionale diretto da Roberto Andò. Spettacolo che vede coinvolti, si sottolinea, "nomi di peso del panorama teatrale, culturale e artistico della città" come, oltre a De Giovanni e Renzi, l'attrice Marina Confalone affiancata da Chiara Baffi, Andrea Cioffi, Silvia D'Anastasio, l'artista Lino Fiorito, il compositore e musicista Federico Odling, la costumista Anna Verde, fino all'attore di teatro, cinema e tv Tony Laudadio, in voce registrata.
    Il debutto al San Ferdinando è anche "un'importante tappa" nella storia del teatro perché le rappresentazioni programmate a gennaio segnano il compimento dei 70 anni di vita del Teatro di Eduardo, che il Maestro riaprì proprio a gennaio del 1954. "E' la storia di un progressivo ritrovamento - annota l'autore De Giovanni - di una donna che crede di essere arrivata a un punto fermo, di aver costruito un'identità soddisfacente ed equilibrata, e che invece si ritrova, in occasione della morte di sua madre e del ritorno al paese dal quale era scappata 30 anni prima, a fare i conti con un passato che non è mai passato.
    Che viene subdolamente fuori da una vecchia scatola di metallo che aveva contenuto biscotti e che adesso conserva frammenti di esistenza confusi e disordinati in forma di vecchie fotografie, che si animano e che chiedono conto di chi si era. E di chi si è diventati". "In una notte tempestosa - scrive il regista nelle note allo spettacolo - un'affermata e potente agente di spettacolo, fa i conti con se stessa e con le sue origini. C'è un dialogo interiore che ha come inaspettate controparti un pesce rosso e le vecchie fotografie contenute in una scatola di biscotti. I ritratti bidimensionali delle foto si incarnano in presenze reali. Le memorie e i ricordi si fanno vibranti dialoghi innervati sull'asse delle differenze di concezione tra una vita di città e una di paese. Tutte 'le cose della vita' vengono messe in discussione". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it