Campania

Ex garante detenuti patteggia, "scelta fatta per voltare pagina"

Legale, 'accordo con la Procura risale all'estate'

Redazione Ansa

(ANSA) - CASERTA, 12 GEN - Emanuela Belcuore, ex garante dei detenuti della provincia di Caserta, interviene, con una nota del suo avvocato Claudio Sgambato, sul patteggiamento ad un anno e dieci mesi di carcere (con pena sospesa) che ha chiuso l'indagine a suo carico della Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere per presunti favori fatti ad un detenuto in cambio di soldi e scarpe di lusso. "La dottoressa Belcuore - spiega Sgambato - ha accettato a malincuore di accedere all'istituto dell'applicazione della pena su richiesta delle parti (patteggiamento, ndr) anche consigliato dallo scrivente difensore, per meri motivi di opportunità e di strategia difensiva, al solo scopo di consentirle di voltare pagina e di poter continuare la sua attività professionale, senza la minaccia incombente di un lungo, pesante e costoso percorso processuale, che avrebbe portato ad un investimento di energie psicologiche ed economiche sproporzionate all'entità dei fatti realmente accaduti, fatti per i quali la medesima Procura mai ha avanzato richieste di misure cautelari. Si è pervenuti a tale soluzione dopo un lungo interrogatorio con la Procura di Santa Maria Capua Vetere, rappresentata dal sostituto Fiore, il quale ha colto e compreso pienamente la reale portata dei fatti; nel corso dell'interrogatorio - sottolinea il legale - la dottoressa Belcuore, pur ammettendo di aver commesso probabilmente degli errori e prestato il fianco a contestazioni, ha respinto gran parte degli addebiti mossi nell'originario decreto di perquisizione, specie con riferimento ad utilità che avrebbe ricevuto per la sua attività istituzionale. La Belcuore si è sempre battuta per i diritti dei detenuti e, come è noto, è stata sempre in prima linea nel denunciare gli abusi contro i detenuti ed il fenomeno della droga in carcere. Mai si è permessa di influenzare illegittimamente le Autorità preposte al controllo dei detenuti e, men che meno, la Magistratura di Sorveglianza, essendosi solo fatta veicolo di legittime istanze dei detenuti medesimi. Per tali motivi, appena saputo di essere indagata, si è immediatamente dimessa per non creare danni all'Istituzione da Lei presentata ed ai detenuti della Provincia di Caserta". Sgambato ha poi evidenziato "l'assoluta non attualità della notizia, risalendo all'estate scorsa l'accordo con la Procura per definire il procedimento penale e dal momento che la sentenza è stata emessa dal Gip il primo dicembre 2023", ribadendo poi che il patteggiamento "non implica, per legge o costante giurisprudenza alcun accertamento o assunzione di responsabilità penale". Il legale ha quindi segnalato gravi imprecisioni commesse da alcuni organi di stampa nel riportare la notizia, in particolare la circostanza, mai contestata dalla Procura, che la Belcuore avrebbe introdotto un cellulare in carcere per il detenuto. "Ci si riserva ogni azione a tutela della reputazione della dottoressa Belcuore" dice Sgambato, che conclude osservando che la notizia "è stata diffusa oggi, guardacaso in occasione di una superflua notifica della sentenza ad opera della Polizia Penitenziaria". (ANSA).
   

Leggi l'articolo completo su ANSA.it