(ANSA) - NAPOLI, 20 GEN - Riprende martedì prossimo a Viterbo
il processo a carico di Pasquale Gaeta, alias "Maestro Lino" di
origine napoletana, ideatore della comunità Qneud di
Acquapendente, un paese in provincia di Viterbo, dove si
professava psicologo e ludologo, e dove, secondo la
prospettazione accusatoria avvenivano abusi sessuali sulle
vittime circuite dall'imputato accusato di violenza sessuale,
maltrattamenti e l'esercizio abusivo di professione.
In calendario sono previste le audizioni di decine di
testimoni, tra cui consulenti, forze dell'ordine, di una vittima
e di persone vicine a Gaeta.
I testimoni che sino ad oggi hanno sfilato dinanzi al Collegio
del Tribunale Penale di Viterbo, hanno spiegato che l'imputato
"presentandosi come il messia", cercava di condure le vittime
nella sua comunità per poi trasformarle "in schiave sessuali".
In aula ci sarà, finora non è quasi mai mancata, Virginia
Melissa Adamo, la madre coraggiosa che con la sua denuncia ha
dato luogo ed inizio al processo, assistita dall'avvocato
penalista Vincenzo Dionisi esperto in dinamiche settarie e dal
consulente psicologo e il criminologo Sergio Caruso.
Le udienze, durante le quali saranno ascoltati i testimoni,
sono state fissate il 20 febbraio, il 19 marzo, il 21 maggio e
20 giugno.
Al processo sta prendendo parte anche la Manisco World,
l'associazione che nasce per tutelare le vittime di sette e
psicosette sia in Italia, sia all'estero, con la presidente
Virginia Melissa Adamo e i professionisti del team leader,
l'avvocato Luigi Ferrandino, che sta lavorando per un disegno di
legge per sconfiggere l'abuso di mezzi di manipolazione mentale,
e far conoscere al grande pubblico il pericolo rappresentato
dalle psicosette. (ANSA).
Abusi in comunità, a Viterbo riprende processo su "Maestro Lino"
Martedì la prima udienza del 2024 a presunto psicologo