(ANSA) - NAPOLI, 01 FEB - Dall'inizio del 2000 a oggi "ci
sono stati momenti di crisi sociale ed economica che hanno avuto
conseguenze anche sull'organizzazione urbanistica delle città.
Molti quartieri hanno cambiato pelle dal punto di vista
sociale-economico e questi cambiamenti vanno studiati e
descritti con indicazioni e suggerimenti ai decisori politici,
per adattare le politiche pubbliche e far sì che la
distribuzione di servizi e infrastrutture riduca le
diseguaglianze crescenti che si stanno manifestando nelle città
contemporanee". E' questa la strada descritta da Ignazio Vinci,
architetto urbanista dell'Università di Palermo e coordinatore
nazionale del progetto "Mapping the new spatial inequalities
within Southern Europe", partito oggi a Napoli con un convegno.
Iniziano così i due anni di uno studio che unisce il lavoro di
architetti, economisti, sociologi e psicologi. Una ricerca che
coinvolge Napoli e Palermo in Italia insieme ad Atene,
Marsiglia, Barcellona, Lisbona per tracciare una strada
condivisa per il futuro di eguaglianza dei quartieri, finanziato
dall'Ue e dal Ministero dell'Università e della Ricerca.
"Noi lavoriamo - spiega Vinci - sulla base di dati
statistici, sapendo che nelle amministrazioni locali c'è spesso
una carenza nella capacità di osservare i cambiamenti in atto e
soprattutto di legarli alle politiche urbanistiche, sociali,
ambientali. Il nostro progetto di ricerca nasce per sostenere la
conoscenza dei decisori pubblici nel trovare migliori politiche
pubbliche in settori vitali".
Il convegno di Napoli è stato organizzato dal docente di
architettura della Federico II Giovanni Laino, che sottolinea:
"Abbiamo creato un gruppo misto unendo dimensioni economica,
urbanistica, psicologica e sociale studiando una questione
geografica di partenza. Chi abita nelle città in un quartiere
periferico ha un bel po' di opportunità in meno. Ci sono
dimensioni sociali, come l'aumento della non scolarità in alcune
zone, le famiglie benestanti che fanno stare i loro figli tra
loro e li allontanano dai coetanei di famiglie povere, che
aumentano e cristallizzano le barriere alla mobilità sociale. E'
un male per il futuro di tutti, non solo per chi vive oggi di
sofferenza urbana". (ANSA).
Architetti, ridurre le diseguaglianze tra quartieri grandi città
Napoli e Palermo in ricerca Ue con Marsiglia, Atene, Barcellona