Campania

Schlein a operai Pomigliano, governo latita Pd c'è

Convocare ceo Stellantis e sindacati. Calenda, audire Elkann

'You are not alone' PD leader tells Stellantis workers (2)

Redazione Ansa

(ANSA) - POMIGLIANO D'ARCO (NAPOLI), 10 FEB - Gli operai Stellantis non sono soli. Lo dice in modo netto la segretaria del Pd, Elly Schlein, in un videomessaggio a un incontro organizzato dal partito a Pomigliano d'Arco, sede di uno degli stabilimenti a rischio. Piuttosto, sottolinea la segretaria dem, "il Governo è il grande assente: ma noi siamo a disposizione per lavorare insieme se cambia atteggiamento, per un bene più grande che è il futuro del settore automotive".
    Una posizione condivisa da tutti gli esponenti del Pd intervenuti all'incontro, parlamentari e amministratori regionali e cittadini, i quali ricordano che Pomigliano è un "luogo simbolo del settore auto".
    "Non siete soli - ha detto Schlein rivolgendosi agli operai - le prospettive dello stabilimento di Pomigliano non sono una vicenda di dimensione locale, ma nazionale e si inseriscono nel più complesso quadro del futuro di un settore strategico come l'automotive per il nostro Paese. Il grande assente è il governo Meloni, dal quale non sono arrivate rassicurazioni, impegni concreti, e nulla sulla necessità di vincolare gli incentivi alla tutela dei livelli occupazionali e alla riduzione delle emissioni". Schlein, così come i deputati Piero De Luca e Marco Sarracino, oltre al senatore Antonio Misiani, hanno ribadito la necessità che il Governo convochi il Ceo di Stellantis, Carlos Tavares, per conoscere un piano industriale che garantisca il livello occupazionale, e i sindacati.
    "L'obiettivo è salvaguardare il sito di Pomigliano, strategico per il Sud e l'intero Paese - ha detto De Luca - un'eventuale riduzione o chiusura, produrrebbe un danno sociale drammatico incalcolabile". Non accetta "il ricatto di chi dice 'o ci date incentivi o andiamo altrove'", invece, il senatore Misiani, mentre il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi ha ricordato che Pomigliano "non è un luogo qualsiasi, ma la città dove sono state fatte le prime auto in Italia". Per Massimiliano Manfredi, consigliere regionale del Pd, "non serve una battaglia difensiva, ma d'attacco". "Pomigliano non sarà il campo di una battaglia politica", ha affermato il segretario metropolitano del Pd di Napoli, Giuseppe Annunziata. Nel caso si inserisce anche Carlo Calenda che si rivolge proprio alla segretario del Pd: "Bene Elly Schlein, chiediamo insieme che Elkann, a cui lo Stato ha dato la garanzia pubblica, venga audito dalle commissioni parlamentari. Sei d'accordo?".
    Lo stabilimento di Pomigliano, però, al momento è l'unico del gruppo in Italia a non usufruire di ammortizzatori sociali, come hanno ricordato i rappresentanti sindacali di categoria, i quali hanno ribadito la necessità di un piano industriale che garantisca un futuro occupazionale. "Con gli incentivi si sposta solo il problema", ha affermato il segretario regionale Fiom Mauro Cristiani. "Lo schiaffo dato agli operai di Pomigliano da Tavares fa male", ha chiosato il segretario regionale della Uilm Campania, Crescenzo Auriemma, mentre il segretario della Fim di Napoli, Biagio Trapani, ha detto che "lo stabilimento può avere una crisi importante dal 2026, per cui sono necessarie politiche mirate". (ANSA).
   

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