(ANSA) - ROMA, 26 FEB - Una Napoli senza sole, umida, tra
fascismo e Islam, è quella che racconta Marco D'Amore nel suo
terzo film, Caracas, tratto dal libro Napoli Ferrovia di Ermanno
Rea e in sala dal 29 febbraio con Vision Distribution. Tra
realtà e sogno, di scena la singolare vicenda di Giordano Fonte
(Toni Servillo), scrittore napoletano che, tornato nella sua
città dopo alcuni anni, scopre di essere in piena crisi
creativa.
Per tutti un incubo: per fortuna c'è l'amore impossibile tra
Caracas e Yasmina (Lina Camelia Lumbruso), musulmana eterodossa
che potrebbe salvarlo da se stesso.
"Inclassificabile, inspiegabile, com'è inspiegabile la vita
e che un vecchio scrittore si avvicini a uno come Caracas" dice
subito D'Amore oggi a Roma di questo film 'marziano'. Mentre
Servillo sottolinea: "È stata un'emozionante circostanza
ritrovarmi a lavorare con Marco che è cresciuto nella mia
compagnia teatrale. È bello che oggi sia lui a dirigermi. Questo
film ha un linguaggio complesso su argomenti complessi. Poi c'è
il romanzo di Rea che conoscevo e amo". (ANSA).
Marco D'Amore, in Caracas una Napoli umida tra fascismo e Islam
Servillo scrittore confuso tra realtà e macchina dei sogni