Campania

Francesco Paolantoni da domani al Cilea con "O… Tello O...Io'

Serata filo…drammatica, spettacolo ispirato a commedia del

Francesco Paolantoni da domani al Cilea con "O… Tello O...Io'

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 28 FEB - Ottavo appuntamento per la stagione teatrale 2023-2024 del Teatro Cilea di Napoli con lo spettacolo dal titolo "O… Tello O… Io" scritto e diretto da Francesco Paolantoni che ne è protagonista. In scena Stefano Sarcinelli, Felicia del Prete, Raffaele Esposito, Arduino Speranza e Simona Barattolo "per una serata filo…drammatica, uno spettacolo ispirato alla commedia dell'arte" come evidenzia ua nota.
    L'attore comico sarà in in scena da domani, 29 febbraio, al 3 marzo e successivamente dal 5 al 10 marzo (solo per gli abbonati). "Io sono di Napoli e ci vivo e fare teatro nella mia città è una gioia, una soddisfazione unica e particolare" racconta Paolantoni. "Con 'O Tello o… io' ritorno in scena con una compagnia di artisti bravissimi con i quali facciamo commedia dell'arte ed è meraviglioso farla nella città che l'ha inventata".
    Una serata filo…drammatica è uno spettacolo che con una scrittura ispirata alla commedia dell'arte, dal ritmo veloce, e con il meccanismo del "teatro nel teatro" - si spiega - "racconta le disavventure di una compagnia amatoriale (tutti sempre rigorosamente in scena) che nel primo atto è intenta a fare le prove di uno spettacolo che debutterà l'indomani sera".
    Il testo scelto dal regista un po' per allontanarsi dal classico repertorio eduardiano delle compagnie amatoriali un po' perché vuole affrontare il tema della gelosia, sentimento che solitamente tende a rovinare i rapporti è Otello. Il primo atto si sviluppa tra il tentativo di provare lo spettacolo, le deliranti discussioni interpersonali tra i vari attori, le dissertazioni psicologiche sui rapporti e la disperazione per la notizia che l'attore che avrebbe dovuto interpretare proprio il protagonista non verrà più, l'unica soluzione è che il regista stesso dovrà interpretare Otello senza però conoscerne la parte.
    Nel secondo atto, col palcoscenico diviso in due, da una parte lo spettacolo in corso e dall'altro i camerini, si assisterà simultaneamente e contemporaneamente sia alla impietosa messa in scena di Otello (con un finale diverso che mai avrebbe immaginato Shakespeare) che agli strambi eventi degli attori affrontati nei camerini. (ANSA).
   

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