(ANSA) - NAPOLI, 03 APR - Le più gran di voci della lirica
contemporanea in scena per 'La Gioconda' di Amilcare Ponchielli,
titolo di punta della Stagione Lirica 2023/2024 del Teatro di
San Carlo, dal 7 al 17 aprile 2024, con recita speciale domenica
prossima (ore 17) per celebrare il 30° anniversario del debutto
di Anna Netrebko. Con lei, nel ruolo del titolo, Eve-Maud
Hubeaux (Laura Adorno), Jonas Kaufmann (Enzo Grimaldo), Ludovic
Tézier (Barnaba), sul podio Pinchas Steinberg, regia di Romain
Gilbert. Nel secondo cast Lianna Haroutounian, Anna Maria
Chiuri, Angelo Villari, Ernesto Petti (11, 14 e 17 aprile). Le
scene sono di Etienne Pluss, i costumi di Christian Lacroix
(direttrice della sartoria è Daniela Ciancio), coreografia di
Vincent Chaillet, le luci di Valerio Tiberi. Coproduzione con il
Gran Teatre del Liceu di Barcellona, 'La Gioconda' mancava dal
cartellone dal 1977. Impegnate tutte le compagini artistiche,
Orchestra, Coro (preparato da Fabrizio Cassi), Balletto (diretto
da Clotilde Vayer) e Coro di Voci Bianche (diretto da Stefania
Rinaldi). Opera in quattro atti di Ponchielli, su libretto di
Tobia Gorrio (Arrigo Boito), La Gioconda è tratta dal dramma
Angélo, tyran de Padoue di Victor Hugo e fu composta tra il 1874
e il 1876. Ad interpretare il ruolo della protagonista a Napoli
sono state artiste come Fedora Barbieri (1953), Renata Tebaldi
(1967), Grace Bumbry (1977). Con questo melodramma, considerato
il suo capolavoro, Ponchielli riuscì coniugare grand opéra
francese ad echi verdiani, in un contesto scenico animato da
passioni dai forti accenti, che prefigurano il verismo più
acceso. La Gioconda, nota al grande pubblico per 'La danza
delle ore', è ambientata nella Venezia del XVII secolo. "Volevo
che l'ambientazione scenica fosse a Venezia - racconta Romain
Gilbert presentando con il soprintendente Lissner la nuova
produzione- perché ci sono alcune opere che non puoi portare
altrove, e La Gioconda è una di queste. In questa storia il
legame con l'ambientazione è molto forte, così come, per
esempio, Tosca è legata necessariamente a Roma. Ne La Gioconda
c'è il Doge, la Bocca del Leone, i canali… Tutte queste cose
sono scritte per Venezia. Non volevo, però, riprodurre la
Venezia da cartolina,che conosciamo oggi grazie al Carnevale e
ai suoi colori. Volevo riprodurre la Venezia del XVII secolo, la
vera Venezia di quel tempo". (ANSA).
Leggi l'articolo completo su ANSA.it