(ANSA) - NAPOLI, 05 APR - Uno scontro armato che vede
protagonisti due distinti gruppi malavitosi composti da giovani
leve determinate ad accaparrarsi lo spazio criminale lasciato
libero dopo l'arresto dei vertici del clan Troncone: è una delle
piste al vaglio della Squadra Mobile di Napoli (coordinata dal
primo dirigente Giovanni Leuci) e della DDA (sostituto
procuratore Salvatore Prisco) che indagano sulla sparatoria tra
la folla di ieri, in piazza Italia, nel quartiere Fuorigrotta di
Napoli, durante la quale è rimasta colpita e ferita una donna di
49 anni. Secondo quanto si è appreso inoltre, il colpo, sarebbe
stato esploso dopo una colluttazione tra rivali e a un'altezza
tale da poter colpire anche un bimbo.
Nella parte alta della piazza, ultimamente interessata anche da
lavori di riqualificazione, ci sono anche delle giostrine e data
l'ora parecchi erano gli adulti con bimbi presenti.
Gli inquirenti stanno passando al vaglio le immagini dei sistemi
di videosorveglianza e ascoltando le testimonianze delle
numerose persone presenti.
Di recente le forze dell'ordine hanno arrestato il gotha del
clan Troncone e, quindi, appare plausibile che qualcuno stia
cercando ora di approfittare del vuoto di potere per scalare le
gerarchie criminali.
I timori, ora, solo legati alla possibilità che Giuseppe
Troncone, figlio del boss Vitale Troncone, possa essere
scarcerato: padre e figlio sono stati arrestati per estorsione
aggravata, insieme con altri due presunti affiliati, uno dei
quali cognato del capoclan. Con il figlio del boss a piede
libero potrebbe essere possibile una pericolosa ritorsione tesa
a sedare, con le armi da fuoco, i tentativi dei due gruppi di
eliminare la famiglia Troncone dalla gestione degli affari
illeciti nel popoloso quartiere di Fuorigrotta. (ANSA).
Spari in parco giochi a Napoli, si teme guerra tra gruppi rivali
Colpi dopo una colluttazione, indagano Polizia di Stato e DDA