(ANSA) - NAPOLI, 24 APR - "I lavoratori Softlab non possono
vivere solo di ammortizzatori sociali, ma vanno individuate
soluzioni condivise idonee a valorizzare le competenze delle
lavoratrici e dei lavoratori del gruppo". Lo affermano le
segreterie casertane dei sindacati dei metalmeccanici Fiom-Cgil,
Fim-Cisl e Uilm in una nota congiunta emessa al termine
dell'incontro avuto a Napoli con i funzionari della Regione
Campania, in cui si è stato anche sollecitato "il pagamento
della CIGS in deroga ancora non percepita dai lavoratori
dall'inizio dell'anno".
I sindacati ringraziano "la Regione per il lavoro profuso",
ma ribadiscono "la mancanza di fiducia nei confronti di Softlab"
e insistono per "un continuo controllo ed aggiornamento fino a
quando non arriveranno i bonifici sui conti-correnti dei
lavoratori con le spettanze arretrate". Sono circa 200 i
lavoratori nella sede casertana di Softlab, tutti ex dipendenti
della multinazionale Jabil con stabilimento a Marcianise
(Caserta), da cui sono fuoriusciti negli ultimi anni per via
della crisi produttiva che attanaglia Jabil. La Softlab aveva
riassunto, dietro incentivi, i lavoratori da Jabil, impegnandosi
davanti a Regione e Ministero ad avviare produzioni nel
Casertano, ma le produzioni non sono mai partite, e gli ex Jabil
sono rimasti quasi sempre in cassa integrazione senza essere
impegnati in commesse produttive, eccetto un piccolo gruppo di
loro, che peraltro avanza da Softlab numerosi stipendi
arretrati. (ANSA).
Lavoratori Softlab in presidio alla Regione, "subito la cig"
Addetti azienda casertana chiedono cassa integrazione e stipendi
