(ANSA) - ROMA, 14 MAG - "Risultano incomprensibili le
reazioni festanti alla sentenza odierna del Consiglio di Stato".
Lo afferma il ministro della Coesione, Raffaele Fitto,
commentando le dichiarazioni del governatore della Campania
Vincenzo De Luca.
"La sentenza, che pure contiene alcuni 'elementi singolari',
non modifica in alcun modo l'iter di definizione dell'accordo
per la Coesione tra la Presidenza del Consiglio e la Regione
Campania", precisa il ministro.
Infatti, precisa Fitto, il Consiglio di Stato "si limita ad
assegnare un termine di quarantacinque giorni per la conclusione
dell'istruttoria, lasciando ovviamente alla discrezionalità
delle parti la decisione finale sulla opportunità o meno di
definire l'accordo. Tale termine va ben oltre l'orizzonte
temporale che il governo auspica per l'assegnazione ai territori
delle risorse del Fondo per lo sviluppo e la coesione 2021-2027
e per la definizione dell'accordo con la regione Campania.
Inoltre, l'articolo 10 del decreto legge n. 60 del 7 maggio 2024
(c.d. decreto legge coesione), evidente dimostrazione
dell'intenzione del Governo di provvedere al celere
trasferimento delle risorse statali assegnate, prevede la
possibilità di riconoscere delle anticipazioni mediante delibera
Cipess nelle more della definizione degli accordi per la
coesione". Il ministro ricorda peraltro che l'articolo 14 del dl
assegna agli interventi di bonifica e riqualificazione di
Bagnoli 1,2 miliardi euro, "comportando un cambio dell'importo
complessivo delle risorse da assegnare attraverso l'accordo,
circostanza sfuggita al giudice di appello che impone una
sostanziale rimodulazione delle proposte progettuali presentate
dalla Regione. In attuazione del citato articolo 14, sarà nei
prossimi giorni sottoscritto il protocollo d'intesa tra il
presidente del Consiglio e il sindaco di Napoli-Commissario
straordinario per Bagnoli per l'impiego delle risorse già
assegnate". Proprio a tal fine, specifica il ministero, lo
scorso 8 maggio Fitto ha inviato a De Luca una nota per avviare
la discussione sulla rimodulazione delle proposte progettuali e
procedere alla definizione dell'accordo. "Dunque la sentenza del
Consiglio di Stato non incide sul lavoro che il governo sta
conducendo, senza soluzione di continuità, per addivenire alla
definizione dell'Accordo per la Coesione con la Regione
Campania. Il governo è al lavoro per assicurare la tempestiva
realizzazione degli interventi della politica di coesione
destinati al territorio campano, anche prima dei quarantacinque
giorni previsti dal Consiglio di Stato. Nulla cambia rispetto al
percorso condotto fino ad oggi. Laddove non fosse raggiunto
l'accordo nel termine dei quarantacinque giorni assegnati dal
Consiglio di Stato, come recita la sentenza odierna, in caso 'di
insussistenza dei presupposti di legge, per carenze istruttorie,
carenze nella rendicontazione dei precedenti cicli di
programmazione, incongruenza dei nuovi obiettivi programmatici
indicati dalla Regione rispetto alla programmazione nazionale o
per altra ragione', il governo procederà all'adozione di un atto
'che illustri con precisione le circostanze ostative alla
predisposizione dello schema di accordo' per assicurare,
comunque, l'assegnazione delle risorse destinate al territorio
della Regione Campania", conclude il ministero. (ANSA).
Fitto, incomprensibili reazioni festanti al Consiglio di Stato
'La sentenza non modifica l'iter dell'accordo con la Campania'