(ANSA) - NAPOLI, 16 MAG - Si è tenuta stamattina, davanti al
gup della 42esima sezione del Tribunale di Napoli, l'udienza
preliminare sui prestiti usurai denunciati dall'imprenditore
Salvatore Fiore, all'epoca dei fatti contestati e tutt'oggi
referente del Partito Democratico nel quartiere Soccavo di
Napoli, che vede coinvolti sei indagati.
Cinque hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato e
la sentenza, per loro è prevista per il prossimo prossimo 27
giugno.
L'ultimo imputato, invece, ha scelto il rito ordinario. La
vittima, difesa dall'avvocato Alessandro Motta, si è costituita
parte civile.
Secondo quanto è emerso dalle indagini dei carabinieri, che lo
scorso dicembre hanno portato all'emissione di sei misure
cautelari, Salvatore Fiore, finito in difficoltà economiche
durante la pandemia, si è visto costretto a rivolgersi ad alcuni
degli indagati perché schiacciato dai debiti.
Chiese a più riprese prestiti tra 6mila e 71mila euro finendo
per restituirne circa 100mila a causa dei tassi elevatissimi che
gli erano stati applicati.
Lo scorso 18 dicembre i militari dal Nucleo Operativo della
Compagnia Bagnoli
hanno notificato le sei misure cautelari a Nicola Siano, 47
anni; Gennaro Di Napoli, 54 anni; Giovanni Minopoli, 47 anni;
Carlo Capezzuto, 74 anni; Giuseppe Barretta, 49 anni (l'unico
che ha scelto il rito ordinario) e Francesco Di Donato, 51 anni.
(ANSA).
Imprenditore sotto usura durante la pandemia, processo al via
Vittima referente di quartiere del Pd: in 5 scelgono abbreviato