Campania

Parco delle Api, presidio di biodiversità nel centro urbano

A Portici, in un'area sottratta a clan

Redazione Ansa

(ANSA) - PORTICI (NAPOLI), 18 MAG - Il Parco delle Api apre ad adulti e bambini a Portici. Un presidio di tutela della biodiversità, realizzato attraverso l'apicoltura urbana dall'associazione di promozione sociale ApiCultura Campana, in un'area concessa dal Comune dopo essere stata sottratta alla criminalità.
    Nonostante la pioggia, nell'area di via Cardano, famiglie con bimbi al seguito hanno 'scoperto' il mondo delle api osservando arnie didattiche, laboratori e prodotti che se ne ricavano quali miele, cera, pappa reale. "Dare alla città questo spazio in cui vi era il timore di demolire una casa di esponenti di un clan camorristico", ha detto il sindaco di Portici, Vincenzo Cuomo "e vedere oggi tanti bambini e fare in modo che questo sia uno spazio recuperato alla comunità, credo sia la testimonianza più bella di cosa significa un'amministrazione e di come essa può incidere contro la camorra. Non facendo proclami nè il professionismo dell'antimafia, ma azioni concrete come questa: facendo in modo che tutto quello che viene sottratto alla criminalità organizzata diventi espressione di una comunità".
    L'assessore comunale all'Ambiente, Florinda Verde: "Una scelta fortemente voluta dall'amministrazione, condivisa con l'associazione ApiCultura Campana, gruppo di giovani donne capitanate dalla prof. Maiolino il cui sogno era riportare l'apicoltura urbana dentro la città. Questo presidio ha per noi un valore importante perché simbolo di lotta per la biodiversità: riportare l'apicoltura in città ci dà modo di lanciare un messaggio ambientale e non solo dal punto di vista di tutela della biodiversità ma anche per superare il pregiudizio sugli insetti impollinatori. Molta gente crede che le api siano nocive: in realtà dalle api e dagli impollinatori dipende il futuro del nostro mondo".
    Divulgazione scientifica ma anche rispetto dell'ambiente, i concetti spiegati dagli esperti. "Siamo ricercatori e amanti della natura in generale e l'idea era divulgare questo mondo a persone che, non conoscendolo, non riescono ad apprezzarlo" ha detto Giovanna De Leva dottoressa di ricerca al Dipartimento di Agraria dell'Università Federico II di Napoli. (ANSA).
   

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