Campania

L'Italia è il mercato più importante per stoccafisso e baccalà

A Napoli il seminario del Norwegian Seafood Council

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 23 MAG - L'Italia si conferma il mercato più importante per lo stoccafisso norvegese e uno dei mercati principali per il baccalà. E' quanto emerso in occasione del seminario 'Stoccafisso e baccalà norvegesi in Italia', promosso dal Norwegian Seafood Council che si è svolto a Napoli. Il consumatore italiano riconosce i due prodotti ittici norvegesi come "sani, gustosi e sostenibili", soprattutto nelle regioni del Nord Italia quali Liguria e Veneto. Dai dati presentati della ricerca effettuata da Nielsen IQ, che fanno riferimento a stoccafisso e baccalà a peso fisso, si evince che nel 2023 lo stoccafisso ha registrato un aumento sia per quanto riguarda il valore delle vendite (+18 per cento) sia per il volume (+ 11,1 per cento) rispetto al 2022, aumento confermato da un maggior numero di consumatori soprattutto in Liguria e Sicilia.
    Il seminario è stata anche l'occasione per riflettere sullo scenario economico internazionale in cui l'elevata inflazione, presente già lo scorso anno, sta influenzando i consumi. Tra le principali preoccupazioni degli italiani spicca l'aumento dei prezzi, che influenza il modo in cui il consumatore sceglie le proprie esperienze alimentari. In questo contesto non facile il consumo di prodotti ittici fuori casa, in particolare per baccalà e stoccafisso, ha registrato una performance positiva, soprattutto nel Sud Italia, e rappresenta il 7 per cento del totale del pesce servito nel 2023.
    Quando mangiano fuori casa, gli italiani sono sempre più alla ricerca di esperienze e novità gratificanti: il 65 per cento afferma di mangiare fuori casa ciò che non è in grado di cucinare, mentre il 38 per cento è alla ricerca di nuove esperienze. I consumatori, inoltre, nella ristorazione ricercano valori quali sostenibilità (il 52 per cento è più fedele a ristoranti che hanno un approccio sostenibile), benessere (il 72 per cento ricerca prodotti sani e una proposta innovativa), inclusione (il 64 per cento seleziona ristoranti inclusivi nei confronti dei consumatori che hanno esigenze alimentari particolari) e infine identità (il 57 per cento vuole conoscere il brand e i valori dei prodotti utilizzati nei ristoranti).
    (ANSA).
   

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