(ANSA) - NAPOLI, 25 MAG - Ci vogliono tre uomini per fare una
donna, almeno in Spagna. Se poi la donna è la misteriosa
scrittrice Carmen Mola e gli uomini che si celano dietro lo
pseudonimo al femminile sono Jorge Díaz, Agustín Martínez e
Antonio Mercero il risultato è un fenomeno editoriale da un
milione di copie e serie televisive che si racconta al Festival
del Giallo a Napoli.
Da 'La Bestia', premio Planeta nel 2021, a 'La Sposa Gitana'
da qualche mese in libreria con Salani: tanti i fans accorsi
nella Villa Floridiana per ascoltare particolari e retrocena
del primo caso dell'ispettrice Elena Blanco, capo della Bac -
brigata speciale di Madrid - che non disdegna sesso occasionale
e bevute. Si tratta dell' omicidio di una ragazza gitana
scomparsa la sera del suo addio al nubilato e ritrovata due
giorni dopo con ancora addosso il vestito della festa. Tra false
piste e indizi indecifrabili il lettore è condotto nei luoghi
più ricchi di storia e di mistero della capitale spagnola.
"È un classico romanzo poliziesco, un thriller dove nulla è
come sembra: il nostro obiettivo è tenere i lettori legati alla
pagina, sorprenderli - raccontano gli autori all'ANSA - Siamo
felici di essere a Napoli, avvertiamo il calore particolare del
pubblico del sud, attenzione e ammirazione. Verremo in Italia
ogni volta che sarà possibile". Chi è secondo voi Carmen Mola?
"L'abbiamo immaginata come una professoressa di 50 anni che vive
a Madrid con suo marito, una signora affettuosa e dalla vita
semplice che poi la sera si chiude nella sua stanza e dà sfogo
ad una immaginazione molto tenebrosa, insomma una donna
tranquilla che contrasta con il personaggio di Elena Blanco".
Perché lo pseudonimo collettivo? "Nessun ragionamento di
marketing alla base della scelta. Tutto era partito come un
gioco tra noi, siamo registi e sceneggiatori e abbiamo adottato
lo stesso metodo di lavoro che usavano insieme per la
televisione. Poi conclusa la prima storia abbiamo visto che era
buona: tre firme sulla copertina di un romanzo però non
funzionavano. Ne abbiamo discusso il tempo di bere una birra e
dopo aver esaminato vari nomi è venuto fuori quello tipico
spagnolo, Carmen. E il commento di uno di noi è stato 'mola!'
che in spagnolo vuol dire 'mi piace'. Ora stiamo finendo il
settimo romanzo e in Spagna sono già uscite due serie tv che
spero potrete vedere presto anche in Italia".
Un consiglio per Elena Ferrante alla quale spesso vi hanno
accostato? "Se conviene svelarsi? Dipende dalla propria
personalità. Certo nell'anonimato si lavora con più tranquillità
e questo è molto positivo perché la scrittura ha bisogno di
tempo. Ma anche la promozione e i festival sono bellissimi. Noi
abbiamo sfruttato entrambi questi aspetti". Il vostro scrittore
italiano preferito? "Ci piace molto Nicola Lagioia".
Il Festival del Giallo (grazie alla Direzione regionale Musei
Campania) è organizzato in Floridiana da Gialli.it e dalla
libreria Iocisto, con la presidenza di Maurizio de Giovanni e la
direzione artistica di Ciro Sabatino, in collaborazione con
l'Istituto Cervantes. (ANSA).
Carmen Mola a Napoli, tre uomini per 'La sposa gitana'
Al Festival del Giallo i tre autori dietro lo pseudonimo