Campania

Mostre: a Villa Favorita personale di Michela Liberti, "Le Mura"

A Ercolano il 30 giugno finissage con presentazione del catalogo

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 16 GIU - Sarà presentato il prossimo 30 giugno (ore 18), nel Parco sul Mare di Villa Favorita a Ercolano, il catalogo "Le Mura" edito da Gutenberg della omonima mostra dell'artista Michela Liberti; l'evento coincide con il finissage della personale d'arte che è attualmente esposta nella Casina dei Mosaici facente parte del patrimonio artistico culturale della Fondazione Ente Ville Vesuviane, nel cuore del Miglio d'oro.
    Realizzata con il patrocinio della Regione e del Comune di Ercolano, la mostra si compone di una serie di lavori pittorici inediti. "L'esercizio pittorico di Liberti - spiega il critico e docente d'arte Massimo Maiorino - oscilla con luminosa intelligenza tra icone e figure, passa dall'introversione dello spazio mentale - dalla circoscritta architettura mobile delle mura che perimetrano il proprio io - e si completa nella sua estroflessione verso l'esterno, nella sua dematerializzazione, nella sua vaporizzazione che trova forma in apriche walls of light. E sono proprio le mura - la cui declinazione al plurale femminile è già il prezioso indice di un'eterodossia che forza ed indebolisce la rigida ortodossia sancita dal muro - l'emblema individuato dall'artista per riflettere questa condizione; mura che assurgono a palinsesti di uno sguardo doppio, indice di un'apertura e di una chiusura dell'essere".
    Nel suo percorso di ricerca pittorica l'artista Michela Liberti utilizza pigmenti naturali che si amalgamano con cenere e cera d'api per creare una fusione nel risultato. Al centro della ricerca la composizione di piccole metope, per richiamare alla mente un frammento delle storiche pareti di Pompei. "Queste non sono percepite come semplici decorazioni ma - si afferma - come finestre aperte, che permettono allo spettatore di intravedere scorci di vita quotidiana e di architetture che un tempo erano parte integrante della vibrante città. Il percorso espositivo invita a un viaggio nel tempo, dove ogni dettaglio pittorico serve a ricostruire l'atmosfera e lo spirito di una civiltà che diventa metafora della possibilità di sopravvivenza oltre il tempo e lo spazio fisico". (ANSA).
   

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