Campania

Nuova Orchestra Scarlatti, a Caivano 'Musica per la Legalità'

Domani concerto voluto da Commissione Straordinaria del Comune

Redazione Ansa

(ANSA) - NAPOLI, 24 GIU - Si terrà domani, 25 giugno (ore 20), nell'area mercato, il concerto "Musica per la Legalità" della Nuova Orchestra Scarlatti, promosso dalla Commissione Straordinaria del Comune di Caivano (Napoli). Afferma il maestro Gaetano Russo, fondatore e direttore artistico della Nuova Orchestra Scarlatti, riassumendo il significato dell'evento e la mission della NOS per il territorio: "L'Orchestra con le sue sincronie, basate sull'ascolto e il rispetto reciproco, è un esempio vivente di buona società. La Commissione Straordinaria del Comune di Caivano e la NOS. ogliono condividere con tutti i cittadini la forza della grande musica contro ogni forma di violenza e illegalità".
    Il programma sinfonico-vocale proposto si muove tra festa e riflessione: dal Barbiere di Siviglia di Rossini alla Giovanna d'Arco di Verdi, dalla Cavatina di Figaro a La donna è mobile, da una particolare versione di Here's To You di Ennio Morricone (la celebre ballad dal film Sacco e Vanzetti su testo di Joan Baez) a Imagine di John Lennon, universale sogno di pace. Non poteva mancare un espresso omaggio a Giovanbattista Cutolo, con "Giogiò", brano sinfonico del musicista napoletano Bruno Persico.
    Accanto alla Nuova Orchestra Scarlatti, diretta da Giuseppe Galiano, Bruno Persico e Gaetano Russo, arricchita dagli interventi solistici di Luca Martingano al corno e di Davide Battista alla tromba, ci saranno le voci del soprano Naomi Rivieccio, del tenore Stefano Sorrentino e del baritono Juan Possidente.
    La Commissione Straordinaria del Comune di Caivano (composta da Filippo Dispenza, Simonetta Calcaterra e Maurizio Alicandro) ha voluto dedicare il concerto alla memoria di Giovanbattista Cutolo (Giogiò) giovane talentuoso musicista dell'Orchestra Scarlatti, ucciso a Napoli, "affinché il sacrificio della sua giovane vita, per un assurdo e inconsulto atto di violenza inaudita, possa costituire un monito alle nuove generazioni, con l'auspicio che sia bandito l'uso di ogni violenza per dirimere i conflitti, anche i più banali, dalla loro esistenza". (ANSA).
   

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