(ANSA) - NAPOLI, 27 GIU - Una serie di accertamenti tecnici
su alcuni reperti sequestrati si sono svolti oggi su diposizione
della Procura, a Napoli, nell'ambito delle indagini sulla morte
di Cristina Frazzica, la ricercatrice di 30 anni investita
mentre era in gita in canoa con un amico nel mare di Posillipo.
Per l'accertamento tecnico irripetibile, che si è svolto nel
laboratorio di genetica forense, è stato nominato un consulente
di parte, così come avvenuto per tutte le perizie finora
disposte dagli inquirenti.
La famiglia è assistita da Giuseppe Vacca di Giesse che
attraverso il legale di fiducia, l'avvocato Gianluca Giordano,
sta seguendo le attività investigative.
Intanto, nei giorni scorsi, si è svolta una serie di eventi per
ricordare Cristina rimasta uccisa lo scorso 9 giugno, fare in
modo che tragedie di questo tipo non si ripetano più.
Martedì 25 giugno la famiglia Frazzica ha partecipato ad alcuni
incontri a Napoli, prima al dipartimento di Farmacia
dell'Università Federico II, dove Cristina aveva iniziato la
Pharmatech Academy, e poi nella sede del Coni Campania per
incontrare il presidente Sergio Roncelli e varie realtà sportive
e pianificare con loro iniziative in memoria di Cristina, da
quelle più strettamente sportive alle campagne di formazione e
sensibilizzazione sulla guida sicura in mare rivolte ai giovani.
La famiglia ha anche incontrato il sindaco di Napoli Gaetano
Manfredi: "Abbiamo voluto ringraziarlo per il modo in cui ci è
stato accanto a seguito della tragedia - spiega la famiglia
Frazzica - Piccoli gesti che abbiamo apprezzato e che ci hanno
fatto sentire meno soli. Siamo contenti di aver trovato, anche
nell'amministrazione di un Comune così importante, piena
disponibilità e impegno affinché, in futuro, non si debba
piangere un'altra 'Cristina'. Il suo sacrificio non deve essere
stato vano. Se tutti, nel nostro piccolo, decideremo di fare la
nostra parte in questa direzione, allora qualcosa, forse, potrà
cambiare davvero perché il mare - che Cristina amava così tanto
- è di tutti e dobbiamo sentirci liberi di poterlo vivere senza
paura".
"Ora abbiamo bisogno della forza e del sostegno di tutti
perché la sua perdita ci provoca un dolore indicibile -
continuano i familiari di Cristina - Le persone che conosciamo,
tra cui amici e colleghi di Cristina, ci hanno dimostrato
vicinanza e affetto in questi giorni e manifestato il desiderio
che emerga la verità di quanto accaduto. Li ringraziamo e
attendiamo con fiducia il proseguo delle indagini". (ANSA).
Uccisa in mare, nuovi accertamenti su reperti sequestrati
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